Puglia, la lista Salvini chiede il riconteggio dei voti
"O 140mila pugliesi sono incapaci di votare, oppure nei seggi e nel redigere i verbali delle operazioni di voto è successo qualcosa di strano, e noi riteniamo che il nostro Movimento possa essere stato penalizzato ragion per cui dopo aver appreso ufficialmente i dati dalle autorità preposte, valuteremo molto seriamente se intraprendere o meno un'azione legale mirata al riconteggio delle schede". Ad affermarlo in una nota Rossano Sasso, coordinatore regionale di "Noi con Salvini per la Puglia", che nonostante il dato comunque positivo della lista alla regione, con 40mila voti che rappresentano il quadruplo rispetto ai voti presi alle europee lo scorso anno, e alle comunali di Andria dove è stata eletta la prima consigliera comunale di Ncs, ammette delle incongruenze registrate dai propri rappresentanti di lista - come quella per esempio verificatasi spesso di voti dati alla lista con la preferenza messa per iscritto a Matteo Salvini; anzichè essere annullati, in quel caso la normativa prevede che i voti vengano comunque assegnati alla lista. "Per non parlare dei cosiddetti voti disgiunti in cui spesso chi ha votato per la nostra lista ha poi indicato un presidente diverso da quello della nostra coalizione, anche qui parecchi voti annullati. Purtroppo il nostro movimento appena nato ha potuto presentare a fronte di 4000 sezioni soltanto 500 rappresentanti di lista in tutta la Regione, ma ciò non esclude che insieme ai nostri legali si possa valutare di intraprendere un ricorso giudiziario, fatto soprattutto in rispetto ai tanti Pugliesi che hanno votato per il movimento di Matteo Salvini e per fugare ogni dubbio che ciascuna di quelle 140mila schede annullate (quasi il 10% di tutti i votanti) siano davvero frutto dell' incapacità degli elettori e non di altro".