Ragazzo morto in gita, la prova cinetica: "Quando Domenico Maurantonio è precipitato dalla finestra era privo di sensi"
Un'ultima indiscrezione su Domenico Maurantonio, il ragazzo morto in gita. Un'ultima indiscrezione che potrebbe cambiare le carte in tavola. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, è caduto "a piombo" dal quinto piano dell'Hotel da Vinci dov'era ospite con la sua classe. "A piombo", ossia privo di sensi. E' quanto emerge dalle prove cinetiche della polizia scientifica, che ha simulato la caduta del 19enne: durante il volo non si sarebbe mosso. Gli investigatori hanno spiegato che la traiettoria della caduta è quella tipica di un corpo inerte. Ciò dimostrerebbe che Domenico non ha realizzato che stava per morire: era già incosciente. Il ruolo dell'alcol - Un dettaglio che complica un caso già assai complesso. Un'ipotesi è che sia svenuto dopo aver esagerato con l'alcol. Ad ora, tra le poche certezze, c'è il fatto che Domenico e i suoi compagni quella maledetta notte avevano bevuto parecchio (il tasso alcolemico nel sangue del ragazzo era pari a 1 grammo per litro, abbastanza per non essere lucidi. Inoltre nel suo stomaco c'era altro alcol, non ancora assimilato, e che se fosse entrato in circolo avrebbe fatto schizzare il valore dell'analisi a oltre 3 grammi litro). Dunque, sarebbe caduto già privo di sensi. Ma allora sorge un dubbio: possibile che fosse solo quando è salito sul davanzale, alto circa un metro e 10 centimetri? Qualcuno potrebbe averlo aiutato, per poi vederlo cadere. Magari quel qualcuno avrebbe provato ad afferrarlo, e forse potrebbero essere così spiegate le tracce di Dna recentemente trovate sotto le unghie di Maurantonio. Il dubbio sugli orari - Resta poi un ultimo aspetto, decisivo: l'ipotesi che il 19enne sia precipitato dalla finestra prima delle 7.30, come si era inizialmente ipotizzato. E' stato provato che Domenico era vivo fino alle 5.30 del mattino, lo provano i messaggi su WhatsApp. Ma poiché parte dell'alcol non era ancora stata assorbita dall'organismo, ora si ipotizza che Domenico abbia bevuto fino a circa mezz'ora prima di morire. Una circostanza che cambierebbe le tempistiche: le lancette dell'orologio dovrebbero tornare indietro, e ciò metterebbe in dubbio le testimonianze dei suoi compagni di classe, che hanno sempre detto di essere andati a dormire prima di lui. Domenico potrebbe essere precipitato intorno alle 6 del mattino, e fino a pochi minuti prima (o fino a quel momento) poteva essere stato con i suoi compagni di classe.