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Raitre, il Pd minaccia: "Entriamo con il lanciafiamme". Il renziano Anzaldi: "Non hanno capito che abbiamo vinto noi, ma ora..."

Giulio Bucchi
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"Entreremo a Rai3 con il lanciafiamme". "Sì, siamo sotto attacco". Il clima che si respira nella redazione del Tg3 di Bianca Berlinguer e nella Telekabul diretta da Andrea Vianello è quello dell'assedio. Sorpresa (ma neanche troppo): il nemico alle porte è il Pd di Matteo Renzi, "offeso" per l'atteggiamento eccessivamente critico dell'ala rossa di viale Mazzini nei confronti del governo. E quell'espressione inquietante, "entreremo con il lanciafiamme", viene non a caso da un senatore democratico che preferisce restare anonimo, incalzato da Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera. Le frasi inquietanti di Anzaldi - Per certi versi più drammatiche in tutta questa storia molto italiana di rapporto tra giornalismo e potere, però, sono le parole, queste "ufficiali", del renzianissimo Michele Anzaldi, membro Pd in Commissione Vigilanza. Sul Corriere non ha paura ad uscirsene con frasi come queste: "C'è un problema con Rai3 e con il Tg3, un problema grande e ufficiale. Purtroppo non hanno seguito il percorso del Partito democratico, non si sono accorti che è stato eletto un nuovo segretario, Matteo Renzi, il quale poi è diventato anche premier. E così il Pd viene regolarmente maltrattato e il governo criticato come nemmeno ai tempi di Berlusconi". Tradotto: abbiamo vinto noi, voi dovete adeguarvi. Ancora, contro Vianello: "Ballarò sforna a raffica editoriali contro il governo, intervista in pompa magna un grillino a settimana e va tutto bene? Lo sa che i nostri ministri non vogliono più andarci a Rai3?". Tradotto: come osate non trattarci con i guanti, ora che comandiamo noi? Ultima perla: "Io mi aspetto che Rai3 faccia servizio pubblico, e per ora non lo fa. Si sono chiesti perché Renzi è andato due volte da Porro a Virus su Rai2? Perché se dobbiamo spiegare una legge preferiamo che i nostri parlamentari vadano da Bruno Vespa? Comunque, l'importante è che Vianello non faccia altri errori...". Tradotto: finché non vi raddrizzate, noi vi snobbiamo. La Berlinguer e il corto circuito - Chiude il cerchio, elegante, Bianca Berlinguer, che difende il Tg3 da sempre contestatore (quando c'è al governo la destra) e contestato per questo dal centrosinistra quando il governo cambia colore. La Zarina lo chiama "corto circuito", a molti verrebbe in mente un'altra parola: renziani cannibali.

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