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Augusto Minzolini: il pm chiedono il carcere per la sua decisione di spostare Tiziana Ferrario

Alessandra Menzani
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Richiesta ai confini della realtà dei pm per Augusto Minzolini, ex direttore del Tg1. La Procura di Roma ha chiesta la condanna a quattro mesi di reclusione dell' ex direttore per la vicenda legata alla vertenza intentata da Tiziana Ferrario, che nel 2011 era stata sollevata dalla conduzione del telegiornale. I giudici entrano dunque in redazione, addirittura ipotizzando il carcere per un direttore che ha fatto una scelta lavorativa. Minzolini, oggi senatore di Forza Italia, è accusato di abuso d'ufficio. Nel mirino per aver demansionato - secondo i pm - per circa un anno la giornalista per aver espresso alcune critiche nei confronti del direttore a proposito delle notizie riguardanti la conclusione del processo Mills. A quel punto Minzolini avrebbe declassato la Ferrario come "conseguenza di una vendetta", e la cosa "configura l'abuso d' ufficio per il ruolo di direttore di una testata del servizio pubblico". Lo sostiene il pm Sergio Colaiocco. Secondo gli avvocati difensori di Minzolini, Franco Coppi e Fabrizio Siggia, è da contestare prima di tutto il ruolo di pubblico ufficiale ricoperta da Minzolini in sede di organizzazione del lavoro. Rivendicano che le decisioni, gli spostamenti, gli avvicendamenti decisi dal giornalista, riguardanti non solo Tiziana Ferrario ma altri redattori, rientrano nelle attività e tipiche di un direttore di una testata giornalistica. Minzolini spiego, al tempo della decisione, che intendeva cambiare i volti della conduzione per dare un diverso appeal al telegiornale. Da qui la richiesta di assoluzione dei legali di Minzolini perché il fatto non sussiste. Il rinvio a giudizio è arrivato nel novembre del 2013 e la sentenza è prevista per il 17 novembre prossimo.

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