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Il comandante dei Ris: "Su slip e leggings di Yara una montagna di dna di Bossetti"

Matteo Legnani
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E' una dichiarazione difficilmente aggirabile, quella rilasciata ieri dal comandante dei Ris Giuseppe Lago, nel corso del processo sulla morte di Yara Gambirasio: «Sugli slip e sui leggings della povera Yara abbiamo trovato materiale genetico che, per qualità e quantità, risulta esorbitante. Molto oltre il necessario per stabilire, in maniera chiara e inequivocabile, che la componente maschile di quel materiale è attribuibile — senza dubbio alcuno — a Ignoto 1». E ignoto 1 chi è (almeno, secondo l'accusa)? Massimo Bossetti. Durante l'udienza ipertecnica per addetti ai lavori al processo contro Massimo Bossetti, in aula sono entrate per la prima volta le prove. Anzi la, prova: il Dna sugli slip e sui leggings della ginnasta tredicenne scomparsa a Brembate di Sopra il 26 novembre 2010 e ritrovata cadavere il 26 febbraio. "Decisivi", ha argomentato il comandante del Ris di Parma, sono i nove campioni prelevati sugli slip in prossimità di un taglio effettuato con un'arma affilata. 

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