Yara Gambirasio, il Ris: "Sui suoi leggings fibre dei sedili del furgone di Bossetti"
Yara Gambirasio è salita sul furgone Iveco Daily di Massimo Bossetti. È questa, secondo gli inquirenti, la "pistola fumante" che prova la colpevolezza dell'operaio di Mapello, unico accusato dell'omicidio della 13enne di Brembate Sopra. La ricostruzione del Ris - Gli specialisti del Ris hanno constatato come alcune fibre isolate dai pantaloni indossati dalla ragazzina il giorno della sua scomparsa, il 26 novembre 2010, combacino con quelle dei sedili del furgone di Bossetti. Secondo le ricostruzioni, l'Iveco Daily del carpentiere un'ora prima del sequestro (tra le 18 e le 19) era stato inquadrato più volte dalle telecamere mentre passava a ridosso della palestra dove Yara si stava allenando, pur non essendo identificabili al tempo né targa né guidatore. L'esperimento - In Aula Giampiero Lago, comandante dei Ris di Parma, ha spiegato che c'è "piena compatibilità" tra le fibre del tessuto dei sedili e quelle rintracciate sui leggings di Yara: "Abbiamo acquistato sul mercato un paio di leggings analogo a quelli della vittima, e li abbiamo fatti indossare a una collega con caratteristiche fisiche, soprattutto per quanto riguarda il peso corporeo, a quelli di Yara. L'abbiamo fatta sedere per pochi secondi sui sedili e abbiamo verificato quante e quali fibre dei sedili stessi siano state trasferite sui leggings. È stato un esperimento necessario per verificare la tendenza di questo tessuto, tipico dei veicoli commerciali e dunque molto resistente, a rilasciare fibre". "Per morfologia, compatibilità chimica indistinguibilità cromatica e percentuale di rilascio del tessuto - ha concluso l'esperto -, abbiamo avanzato una diagnosi di piena compatibilità". La macchia di ruggine - Un altro elemento inchioderebbe Bossetti: sulla fiancata destra del furgone ripreso dalle telecamere c'è una macchia di ruggine "coerente, compatibile e non difforme con quella poi trovata sul furgone dello stesso Massimo Bossetti". Non ci sarebbero quasi più dubbi, dunque, sul fatto che quel furgone ripreso dalle telecamere fosse effettivamente quello dell'operaio.