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Lo pensavano morto, invece il figlio faceva l'eremita da 20 anni in Maremma

Alessandra Menzani
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Spagnolo, era fuggito di casa a 26 anni. Faceva lo psichiatra, ma dopo la sua sparizione fu dichiarato ufficialmente morto. Per 20 anni non si è saputo più nulla, i genitori hanno pianto la perdita di un figlio,  fino all'incredibile scoperta: Carlos è vivo e fa l'eremita da 20 anni nei boschi nella Maremma.  Carlos Sanchez Ortiz De Salazar oggi ha 46 anni. La storia del suo ritrovamento è raccontata dal Corriere della sera. "Per tutti questi anni ha vissuto lontano da tutti", li legge, "sfiorando la civiltà e senza parlare con nessuno sino a pochi giorni fa due funaioli lo avevano sorpreso nella sua tenda nella parte più inaccessibile del bosco". Ai due uomini lui ha detto: "Sono spagnolo, mi chiamo Carlos e vivo qui da vent'anni. Mi avete riconosciuto ora devo scappare". Mostra loro il passaporto e i due cercatori di funghi lo fotografano. Inizia una ricerca già iniziata da Penelope, l'associazione dei familiari e degli amici delle persone scomparse e da Sos Desaparecidos. Sui social giungono le prime conferme di quel Carlos fuggito da casa nel 1996, dopo una grave depressione, e poi il 23 aprile del 2010 giudicato morto dalle autorità spagnole di Siviglia dove Carlos, nato a Bilbao, aveva abitato fino a 26 anni.  I genitori di Carlos vengono rintracciati. Venerdì scorso arrivano a Fiumicino con i volontari di Penelope, e vanno in auto fino a Scarlino. Il padre, 68 anni, e la madre, 65, anni, speravano di rivedere il figlio. Ma non è accaduto. "Abbiamo fatto un sopralluogo", spiega il  sindaco di Scarlino, Marcello Stella, "ma dell'eremita non c'era più traccia. Ha portato via parte della sua tenda e chissà se lo troveremo ancora". "E' vivo e per noi questo è importante. Rispetteremo la sua volontà e la sua libertà, però non ci muoveremo da qui sino a quando non lo avremo riabbracciato, sia pure per un attimo", replicano i genitori.

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