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L'orrore dei fidanzatini killer di Ancona. L'interrogatorio: "Non siamo pentiti"

Alessandra Menzani
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Nessuna ombra del minimo pentimento. E' questo che trapela dai primi interrogatori dei ragazzini di Ancona. Lei sedicenne, lui diciotto. Sono stati fermati dopo l'omicidio di  Roberta Pierini e l'aggressione al marito Fabio Giacconi, ferito gravemente, i genitori della ragazzina.  E' stata ritrovata anche la pistola calibro 9 utilizzata dal ragazzo, Antonio Tagliata, 18 anni, fermato sabato dopo una fuga in scooter. L'arma era stata gettata in un cassonetto. La ragazza, su cui pende l'accusa di concorso in omicidio, interrogata nella caserma dei carabinieri di Ancona dal pm dei minori, a detta degli inquirenti è apparsa glaciale, nessun pianto, nessuna dichiarazione di pentimento. La relazione dei due ragazzi non era gradita ai genitori della studentessa, il padre sottufficiale dell'Aeronautica militare, la madre impiegata, e la vendetta sarebbe scaturita proprio da questi ripetuti contrasti familiari. I due coniugi, entrambi di 49 anni, sono stati aggrediti da Tagliata in casa, un appartamento al terzo piano in una zona tranquilla a due passi dal centro. Era presente anche la sedicenne, fuggita poi con l'assassino a bordo di uno scooter. I due sono stati ritrovati quattro ore dopo da una pattuglia dei carabinieri nella stazione ferroviaria di Falconara.

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