La sentenza

Terremoto l'Aquila, condanne da 2 a 4 anni per il crollo della Casa dello studente

Giulio Bucchi

Tutti condannati i 4 ingegneri sotto processo a L'Aquila per il crollo della Casa dello studente durante il terremoto del 2009: quattro anni di carcere per Bernardino Pace, Pietro Centofanti e Tancredi Rossicone, due anni e sei mesi per Pietro Sebastiani. E' la sentenza di primo grado del Tribunale dell'Aquila riguardo al crollo avvenuto la notte del 6 aprile 2009. A causa della forte scossa sismica morirono 309 persone, mentre 8 giovani morirono sotto le macerie della Casa dello studente. Il giudice ha anche stabilito risarcimenti fino a 100mila alle famiglie delle vittime a carico dei quattro condannati.   La difesa degli ingegneri - Durante la propria arringa difensiva, l'avvocato dei tre condannati Mercurio Galasso aveva attaccato i pm: "Il superperito del tribunale Gabriella Mulas vuole trovare la verità come se si potesse superare la barriera dell'ignoranza terrena. Sono teorie, sono ipotesi. Era talmente impegnata che a un certo punto non credeva più di essere in udienza penale ma in aula con i suoi studenti". L'intervento dell'avvocato Galasso, sottolineato dai commenti negativi dei familiari della vittime, ha innescato uno scontro con il pm Fabio Picuti, scontro su cui si è incentrata l'ultima udienza del processo. "A un certo punto - ha ricordato Galasso - la Mulas ha affermato di questo aspetto in letteratura non c'è niente. E' possibile arrivare a basare una sentenza su ricostruzioni teoriche? Gli anni di reclusione sono concreti, non teorie". Galasso è arrivato ad alzare la voce: "Noi abbiamo sempre rispettato il dolore ma non vogliamo essere capri espiatori di nessuno, difendo tre professionisti per cui sono stati chiesti 4 anni di reclusione, anche le loro vite sono state distrutte. Se la sente il giudice di affermare che una parete antincendio ha ucciso otto giovani com'è stato detto in quest'aula?".