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Asta benefica per papalina di Francesco. Ma è giallo sulla fine dei fondi raccolti

Andrea Tempestini
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È finita (pare) oltreoceano, venduta per (appena) 15mila euro e non è neppure certo che l'incasso andrà davvero tutto in beneficenza. Non sembrano godere dei favori del mercato le papaline indossate da Papa Bergoglio: dopo quella messa all'asta un anno fa da Le Iene, battuta, ben due volte, in favore di personaggi poco trasparenti e poi mai assegnata, oggi un altro zucchetto di Francesco, messo in vendita per beneficenza, sulla piattaforma Charity Stars, finisce al centro di un «giallo». La storia è questa: l'associazione Firenze Promuove Onlus, che organizza eventi per ricordare il disastro dell'alluvione del 1966, trovatasi in penuria di fondi proprio durante i preparativi del cinquantennale, decise di vendere l'unico bene prezioso che aveva in cassaforte: una papalina, appunto, donata nel dicembre 2013 da Bergoglio al presidente dell'associazione, il vaticanista Franco Mariani. Mariani, ad ottobre, pubblicò un annuncio sulle testate giornalistiche fiorentine chiedendo un'offerta per quell'oggetto che, per i devoti, dovrebbe avere un valore inestimabile. Invece niente: nemmeno l'ombra di un compratore. A farsi vivi, invece, furono gli operatori di Charity Stars che proposero a Mariani di cedere a loro il copricapo, per valorizzarlo sulla nota piattaforma. Mariani accettò, passò un po' di tempo ed ecco mercoledì scorso spuntare la papalina in asta su Charity Stars. Un'asta un po' speciale, a dire il vero, e non solo per l'oggetto trattato, ma anche per la durata: la gara si aprì online il mercoledì e il giorno seguente, alle 18.15, la papalina risultava già assegnata. E pure per una cifra un po' bassina: appena 15mila euro. Quello stesso giorno a Mariani arrivò una telefonata. E qui comincia il giallo. «Mi chiamarono per dirmi che la papalina era stata aggiudicata e che a noi sarebbero arrivati 10mila euro puliti. Alle mie perplessità risposero che in questo periodo c'è inflazione di papaline e che, attendendo oltre, rischiavo che il compratore ritirasse la sua offerta». Sia pure a malincuore Mariani accettò, ma poi venne a sapere che la papalina era stata assegnata per 15mila euro e non per 10mila. «Chiesi spiegazioni a Charity Stars e mi dissero che 5mila euro sarebbero andati alla piattaforma americana a cui si erano appoggiati per la vendita», che «a noi ne sarebbero arrivati i 10mila puliti», visto che «per venirci incontro avevano deciso di non tenersi la provvigione fissata al 15%». E fin qui la versione di Mariani. Tutta un'altra quella di Charity Stars, contattata sulla questione, con specifica domanda. All'associazione Firenze Promuove andranno 15 o 10 mila euro? «La cifra comunicata di chiusura è 15mila euro ma Charity si tratterrà il 15%». Ma 15mila meno il 15% non fa 10mila… «Non sono bravo in matematica… Non so fare il calcolo live: saranno 15mila meno la percentuale, ma ripeto… non so di preciso, se ne occuperà l'amministrazione», hanno risposto dall'ufficio stampa della piattaforma. Sono vari gli aspetti che Mariani vorrebbe chiarire: chi è davvero il compratore? Per Charity Stars - che ha emesso un comunicato ufficiale - sarebbe tale Simon, un marito americano lasciato dalla moglie, devota del Papa, che lui vuole riconquistare. Sul sito della piattaforma invece, alla voce «compratore» appare la sigla «ap1», con tanto di bandierina italiana a segnalarne la nazionalità. Sigla corrispondente, peraltro, a quella di un affezionato cliente di Charity Stars già avvezzo ad acquisti importanti. Misteri della fede, insomma. Se nel frattempo a qualcuno fosse venuta voglia di una papalina ecco la bella notizia: quella che provarono a vendere le Iene si trova ora sul sito di aste Global Gift Gala e potrebbe non essere stata ancora assegnata. di Alessa Pedrielli

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