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Due pluri-assassini evadono da RebibbiaLa fuga da film e un inqietante dettaglio

Lucia Esposito
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E' caccia in tutt'Italia ai due romeni evasi dal carcere di Rebibbia. L'evasione è avvenuta come in un film. Catalin Ciobanu e Mihai Florin Diaconescu hanno segato le sbarre del magazzino in cui lavoravano e si sono calati giù annodando le lenzuola. Hanno scavalcato la recinzione del carcere di Rebibbia: ancora da chiarire se si sono allontanati a bordo della macchina di un complice o addirittura salendo sui mezzi pubblici.  I due romeni, 33 e 28 anni, erano finiti in galera condannati uno per omicidio e l'altro per rapina. Al momento dell'evasione c'erano solo due agenti di sorveglianza e questo ha fatto gridare alla carenza di personale.  “Non è un caso che proprio i sistemi di sicurezza del carcere di Rebibbia sono fuori uso da tempo – ha denunciato il segretario nazionale del sindacato Sappe Donato Capece, che ha osservato – le prigioni sono più sicure assumendo gli agenti di Polizia Penitenziaria che mancano, finanziando gli interventi per far funzionare i sistemi antiscavalcamento, potenziando i livelli di sicurezza delle carceri”. La beffa -   Emergono nuovi dettagli in questa vicenda. L'estradizione richiesta dall'Italia nei confronti di Catalin Ciobanu, accusato nel 2014 di omicidio preterintenzionale per aver provocato la morte di un commerciante egiziano che viveva a Fidene. Il romeno lo aveva rapito per conto di un altro egiziano rivale in affari e l'uomo era morto d'infarto. Subito dopo scappò in Romania dove poi venne arrestato per un furto. Dal carcere romeno fu estradato in Italia per essere processato per la morte del commerciante egiziano.

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