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"Scusi mi fa un decaffeinato?", sbaglia lo scontrino e inizia l'incubo del barista: il Fisco lo demolisce

Giulio Bucchi
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Sbaglia a battere lo scontrino per 10 centesimi, rischia una multa da 516 euro e la chiusura del locale. È la surreale vicenda di Stefano Karis, titolare del Bar Gianni a Trieste, che ha aperto un contenzioso con il Fisco per un errore banale ma, evidentemente, gravissimo. Al barista è arrivata una contestazione per aver battuto uno scontrino da 1 euro anziché 1,10 perché, sostiene Karis, per sbadataggine ha battuto un caffè normale al posto di un decaffeinato. I finanzieri però hanno comunque redatto il verbale e ora sarà l'Agenzia delle Entrate a decidere se andare fino in fondo: il barista triestino rischia una sanzione amministrativa di 516 euro e obbligo di chiusura del negozio con sospensione della licenza. Su Facebook ha pubblicato la foto del verbale, commentando amaro: "Verbale della finanza perché go battudo un scontrin de 1€ inveze che 1,10 € perché el caffè iera deca. Ma con quel che succedi in sto Paese, vendo bar per due euro e vado via da questo Paese di merda". Evidentemente si è imbattuto nel lato oscuro del Fisco evocato in modo inquietante dal direttore dell'Agenzia Rossella Orlandi.

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