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Canone Rai: via libera dal Consiglio di Stato

Il cavallo di viale Mazzini

Alessia Albertin
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Arriva anche il via libera del Consiglio di Stato al canone in bolletta. Dopo essere stato bloccato il mese scorso, il provvedimento diventa operativo e il canone tv da luglio sarà incluso nella nostra bolletta. Il parere favorevole è arrivato dopo che il Ministero dello Sviluppo Economico ha chiarito, anche se solo in parte, i dubbi sollevati dal Consiglio di Stato il 7 aprile. Rilievi non accolti - Tra i rilievi che erano stati avanzati, è stato chiarito cosa si intende per apparecchio tv, ma – spiega il quotidiano Repubblica – la definizione è stata scritta in una nota esplicative e non nel decreto stesso (come era stato richiesto dal Consiglio di Stato), lasciando aperta la possibilità di includere tablet, computer e smartphone (che per ora non sono soggetti a canone) in futuro. Per quanto riguarda la richiesta del Consiglio di Stato di ribadire nel decreto che il canone si versa una sola volta anche se ci sono più televisori in casa, il Ministero ha precisato che questo punto si deduce con chiarezza dalla Legge di Stabilità del 2016 che ha varato la novità del canone in bolletta e quindi non è serve riaffermarlo anche nel decreto applicativo. Infine, il Consiglio di Stato aveva invitato a rendere più comprensibile il testo del decreto per un'ampia platea, ma lo Sviluppo Economico non lo ha modificato con la motivazione che si tratta di un atto tecnico. Nonostante abbia dato parere favorevole, il Consiglio di Stato ha rinnovato l'appello ad allegare al decreto, per lo meno, tutte le istruzioni e la modulistica necessarie ai cittadini per invocare l'esenzione dal pagamento quando ne hanno diritto con un linguaggio comprensibile ai non addetti ai lavori. Rilievi accolti – È stato chiarito che le aziende elettriche concessionarie del canone avranno una compensazione economica. Questa non ricadrà sulla bolletta dei cittadini, ma sarà coperta dai fondi dell'Agenzia delle Entrate in modo forfettario per evitare che le aziende elettriche possano chiedere di più di quanto stabilito. Il ministero ha anche accolto la richiesta del Consiglio di Stato che tutti i dati del cittadino siano trattati secondo la prescrizione del codice della privacy, sotto le istruzioni del garante. È stata anche semplificata la richiesta di esenzione di una delle due utenze per chi ha più di una casa. Infine, il ministero ha promesso una campagna informativa più capillare per spiegare bene ai telespettatori italiani i loro nuovi diritti e doveri.

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