Decreto banche, Renzi: "Rimborso forfettario agli obbligazionisti". I due requisiti: reddito lordo e patrimonio mobiliare
"Il decreto approvato oggi dal Cdm punta a risolvere definitivamente tutti i problemi del mondo bancario". Nella conferenza stampa post-Consiglio dei ministri Matteo Renzi non risparmia battute polemiche ai giornali che in questi mesi hanno messo in dubbio l'operato del governo sul tema, con un esecutivo gravato dai sospetti di conflitto d'interessi. "Questo Governo ha fatto rispettare le regole a tutti e ha dato un messaggio di serenità a chi mette i depositi in banca", ha proseguito Renzi, che è entrato poi nel merito dei rimborsi degli obbligazionisti delle quattro banche salvate (Banca Marche, Carichieti, Carife e Banca Etruria), punto non presente nell'ordine del giorno ma affrontato ugualmente dai ministri. Un rimborso, due requisiti - Il Consiglio dei Ministri ha approvato con il "decreto banche", "il rimborso forfetario fino all'80%" degli obbligazionisti subordinati delle quattro banche "in risoluzione". Un rimborso "automatico", anche "senza ricorso all'arbitrato", per tutti coloro che hanno acquistato i titoli entro il 12 giugno 2014 e che devono avere due requisiti: un reddito lordo a fini Irpef fino a 35.000 euro all'anno e un patrimonio mobiliare (azioni, titoli) fino a 100.000 euro. "Non c'è un centesimo speso dai cittadini, non un truffato che non riprende i propri soldi - esulta Renzi -. Fuori di qui c'è il campionato mondiale della demagogia e degli slogan". Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha poi precisato che non ci sarà alcun "razionamento" delle risorse per il ristoro degli obbligazionisti subordinati, sia che ne abbiano diritto automaticamente, sia in caso di esito positivo dell'arbitrato.