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Mappa della pedofilia in Italia: video raccapriccianti, sesso malato e violenze atroci

Giulio Bucchi
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Novemila siti di pedopornografia segnalati nel 2015, oltre 2.000 in più rispetto al 2014. Oltre tremila segnalazioni legate al mondo dei social network. Gli arrestati sono stati 67, 485 le denunce per adescamento di minori online. A tracciare la mappa della pedofilia in Italia è il Tempo, riportando i dati, agghiaccianti, dell'associazione Mater di don Fortunato Di Noto. La vicenda della povera Chicca, la bimba di Caivano secondo le ultime indagini stuprata e poi uccisa da un vicino di casa, è solo la punta dell'iceberg di un fenomeno fatto di abusi, violenze, sesso malato e omertà.  I numeri degli orchi - La onlus Mater, che si occupa di assistenza alle vittime di abusi, spiega che nel 2015 la maggior parte delle telefonate sono arrivate dalla Sicilia (53) davanti al Lazio (6). Le denunce vere e proprie alla polizia hanno registrato un allarmante aumento: 333 nel 2006, 412 nel 2007, 537 l'anno dopo e 543 nel 2009. Dopo un calo tra 2010 e 2012, ecco la "ripresa": 489 nel 2013 e 544 nel 2014, anno in cui gli inquirenti hanno anche individuato quasi 600mila foto e 100mila video a contenuto pedopornografico. Quelli sempre più coinvolti sono neonati e bambini da 0 a 3 anni. Europa, Oceania e Africa sono le tre aree del mondo in cui si produce e si scambia più materiale pedopornografico, con tanto di diffusione sempre più in superficie di una cosiddetta "cultura pedofila" che mira a subdolamente o apertamente a giustificare e legittimare il sesso tra adulti e minori.  Raccapricciante in Italia - Il Tempo ricorda gli ultimi, raccapriccianti casi italiani: il 70enne bresciano arrestato con l'accusa di aver molestato sessualmente 5 bambine tra gli 8 e 11 anni, di cui due sue nipoti dirette. Poi c'è il disoccupato di 46 anni nel Catanese, accusato di aver violentato la figlia di  7 anni e colto in flagrante dalla convivente mentre guardava su Internet materiale pedopornografico con la bimba accanto. A Milano è stato arrestato un pedofilo seriale 50enne, che le piccole vittime indicavano come "lo zio". Recenti casi analoghi di violenze in famiglia o nel vicinato ci sono stati anche ad Agrigento e in Friuli. . Il culmine del raccapricciante arriva però dalla Sicilia, dove una maxi-operazione della polizia ha portato all'arresto di tre persone per possesso di materiale pedo-pornografico. IN alcuni video c'erano scene di sesso tra minori e animali.

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