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Indagate quattro persone

per l'incidente alla Saras

Fabio Corti
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L'inchiesta della Procura di Cagliari sulla morte di tre operai della raffineria Saras di Sarroch ha prodotto quattro avvisi di garanzia per omicidio colposo plurimo. I destinatari sono il direttore dello stabilimento Saras Guido Grosso, il capo squadra Giannino Melis, il capocantiere Vincenzo Meloni e il direttore Francesco Ledda. Atti dovuti, come hanno spiegato a palazzo di Giustizia, per consentirealle persone coinvolte nell'inchiesta di poter nominare i propri peritiin vista dell"atto irripetibile, l'autopsia, in programma domani suitre corpi. Una decisione dolorosa, quella di procedere alle perizienecroscopiche, ma indispensabile per far luce sulla vicenda. Il primoquesito posto al medico legale Roberto Demontis riguarda, infatti, lasostanza che ha ucciso in pochi secondi Solinas, Melis e Muntoni. Ilpunto è fondamentale per chiarire la catena di responsabilità: senell'emoglobina dei tre operai sarà trovato zolfo al postodell'ossigeno vorrà dire, ha spiegato un medico specializzato inmedicina del lavoro e tossicologia, che all'interno della cisternac'era ancora idrogeno solforato e che quindi la bonifica non era stataeffettuata a dovere. Se nel sangue dovessero esserci tracce abnormi diazoto potrebbe, invece, significare che la bonifica dell'idrogenosolforato era stata eseguita, ma che la cisterna non era ancora prontaper le fasi successive di lavorazione.

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