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Tornano i veleni su Papa Francesco:"Troppo vicino al dittatore Videla"

Il (presunto) cardinale Bergoglio impartisce la comunione all'ex dittatore argentino Videla

Subito dopo la nomina riemergono le rivelazioni di otto anni fa. Non esulta la Kirchner: Bergoglio è considerato come il "capo dell'opposizione politica"

Andrea Tempestini
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  Nel passato di Papa Francesco, per i detrattori, ci sono anche delle ombre. Non solo il bene dell'umiltà e della povertà, non solo la volontà di riformare in meglio la Chiesa, ma anche quella "vicinanza" alla dittatura di Videla. Subito dopo l'elezione di Jorge Mario Bergoglio hanno preso a circolare i primi veleni e le numerose citazioni di un'agenzia stampa del 16 aprile del 2005. E dall'archivio fotografico Corbis spunta uno scatto del 1990 con un prelato, di spalle, che impartisce la comunione allo stesso Videla. "E' l'arcivescovo di Buenos Aires Bergoglio", assicurano. In realtà, nei crediti della stessa fotografia non c'è traccia del nome del neo-Papa. E il sospetto che si tratti di una bufala, se non di una vera e propria operazione-fango, è forte. L'accusa - Nella sopra citata agenzia del 2005 si spiegava: "A due giorni dall'inizio del Conclave (in cui sarebbe stato eletto Joseph Ratzinger, ndr), una notizia scuote l'Argentina perché tocca proprio il cardinale di Buenos Aires, Jorge Bergoglio, uno dei più quotati. Il quotidiano messicano La Cronica de Hoy riferisce che contro Bergoglio è stata presentata una denuncia per presunta complicità nel sequestro di due missionari gesuiti il 23 maggio del 19756, durante la dittatura. La denuncia - proseguiva l'agenzia stampa - è stata presentata dall'avvocato e portavoce delle organizzazioni di difesa dei diritti umani in Argentina, Marcelo Parilli, che ha chiesto al giudice Norberto Oyarbide di indagare sul ruolo di Bergoglio nella sparizione dei due religiosi a opera della marina militare". La difesa - Un'indiscrezione che ormai ha più di otto anni, ma che subito dopo la nomina di Bergoglio a Papa ha ripreso a circolare. Dure le critiche circolate sul web. L'accusa mossa al Pontefice, in sostanza, è quella di essere stato troppo vicino alla dittatura di Videla, il generale argentino. A difesa di Bergoglio, al contrario, le teorie secondo le quali ai tempi della dittatura non si è mai esposto troppo, mantenendo quel basso profilo che gli è servito per aiutare i perseguitati dal regime. Indifferenza Kirchner - La nomina di Bergoglio ha sorpreso il mondo intero, stampa argentina compresa. Chi di sicuro non ha accolto con piena soddisfazione la nomina dell'ex Cardinale di Buenos Aires è la presidente dell'Argentina, Cristina Kirchner. Come ricorda il primo quotidiano nazionale, El clarin, Cristina e l'ex presidente Nestor, morto nel 2010, non hanno mai avuto buoni rapporti con Bergoglio, considerato "il vero rappresentante dell'opposizione (politica, ndr). El Clarin ricorda come Kirchner fosse irritato per le critiche al suo operato avanzate da Bergoglio, che "non non ha mai riconosciuto quanto (Kirchner, ndr) aveva fatto per il Paese". Cinguettii velenosi - Con l'attuale presidente Cristina, invece, i "maggiori punti di dissidio hanno riguardato la legge sul matrimonio tra le persone dello stesso sesso. Bergoglio - contina El Clarin - assunse la guida dell'opposizione contro il provvedimento che rapidamente divenne realtà". A conferma delle ruggini tra la 'Casa Rosada' e il nuovo Papa il quotidiano sottolinea che, "mentre veniva annunciato Bergoglio come Papa, Cfk (Cristina Fernandez Kirchner) twittava lamentandosi dicendo che i giornali non avevano dato risalto al suo lavoro nella provincia di Neuquen".   Solo alle 21,30 ora italiana, dopo oltre un'ora dopo la nomina di Bergoglio, la Kirchener si è complimentata, sempre su Twitter, con un cinguettio indirizzato a "Sua Santità Francesco I". "A nome del governo argentino - si leggeva nel testo - e in rappresentanza del popolo del nostro Paese, voglio salutarLa ed esprimere le mie felicitazioni". Sentite?  

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