Raid alla tomba di Totò
Profanata l'urna di Caruso
Raid di vandali alle tombe del principe de Curtis a Napoli, sfregiata in un attacco durante la scorsa notte. Secondo quanto denunciato dalla figlia di Totò, dalla tomba è stato portato via lo stemma nobiliare che il 'principe della risata' aveva costruito con le sue stesse mani. Incredula e arrabbiata Liliana De Curtism che si dice "tradita" dalla sua città. «Napoli lo ha tradito». Secondo quanto riportato dal quotidiano 'Il Mattino', il Cimitero del Pianto, gestito dal Comune, dove è sepolto Totò e che 'ospita' anche Nino Taranto ed Enrico Caruso), è immerso nel degrado: erbacce, incuria, assenza di controlli. E così ignoti hanno potuto portare via lo stemma senza che nessuno se ne sia accorto. "Napoli non può fargli questo, ora chiuderò il sepolcro", commenta, sconcertata e indignata la De Curtis: "Mio padre ha amato Napoli più della sua vita, ha lottato per difenderla. Quella tomba se l'è costruita con le sue stesse mani, ha scelto i marmi, persino il luogo dove risposare per sempre. E adesso lo hanno tradito in questo modo". Quindi lancia un appello: "Spero che si pentano e che riportino lo stemma nobiliare dove è giusto che stia. Altrimenti mi toccherà farlo dipingere, ma non sarà mai come prima". Profanata la tomba di Caruso - Ma i vandali non si sono limitati a sfregiare e profanare la tomba di Totò. Nel mirino è caduta anche la cappella deltenore noto in tutto il mondo per le sue interpretazioni della canzonenapoletana: hanno scassinato l'ingresso della tomba e hanno portato viaalcuni arredi della cappella. Nel bottino anche i candelabri in bronzo,stile gotico, che erano stati donati dall'artista Bruno Venturini,ambasciatore della canzone napoletana e cultore di Caruso. A darnenotizia all'Ansa sono lo stesso Venturini e Guido D'Onofrio, storico diCaruso.