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La parata ai tempi dell'austerity2 giugno senza Frecce Tricolori

Giorgio Napolitano a bordo della Flaminia presidenziale

I costi della sfilata: un milione e mezzo di euro, contro i 2 milioni del 2012 e i 4 milioni e 400 mila del 2011

Nicoletta Orlandi Posti
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Con la gente, al servizio del Paese. Ai Fori Imperiali ha preso il via, alle 10, la sfilata con la quale le Forze armate celebrano la Festa della Repubblica, aperta come sempre dalla banda dei Carabinieri. Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, tra gli applausi della gente, ha raggiunto via del Fori Imperiali a bordo della Flaminia presidenziale scoperta, scortato dai corazzieri in motocicletta. A rendergli gli onori un reparto di corazzieri che, anche per questa edizione della parata segnata dall'austerity, sono a piedi e non a cavallo. "Le Forze armate al servizio del Paese" è il tema della parata, che come nel 2012 è drasticamente ridotta nei numeri rispetto al passato: sfileranno in circa 3.330, tra militari e civili, ma non ci saranno cavalli ed aerei (neppure le Frecce tricolori) e i mezzi saranno ridotti all'osso. I costi sono stati stimati in un milione e mezzo di euro, contro i 2 milioni del 2012 e i 4 milioni e 400 mila del 2011. Dopo gli onori militari al capo dello Stato sono sfilate le bandiere e gli stendardi, e a seguire la sfilata dei Corpi dell'Esercito, di quelli della Marina, dell'Aeronautica, dell'Arma dei Carabinieri, il settore dei Corpi militari e ausiliari dello Stato, quello dei Corpi armati e non (Forestale, Polizia di Stato, Vigili del fuoco, Servizio civile nazionale).  Al via la parata per la festa della Repubblica. Con il capo dello Stato in tribuna d'onore, il presidente del Consiglio, Enrico Letta, i presidenti del Senato e della Camera, Piero Grasso e Laura Boldrini. Folta anche la rappresentanza del governo a iniziare dal ministro della Difesa, Mario Mauro e dai ministri Angelino Alfano, Emma Bonino, Anna Maria Cancellieri, Cecile Kyenge. Nel pomeriggio, il Quirinale apre i propri giardini dalle 15 alle 19 con le bande di Polizia, Carabinieri, Aereonautica, Marina, Esercito e Guardia di Finanza, che eseguiranno brani da concerto. "La tradizionale Parata militare ha consentito anche quest'anno di unire cittadini e istituzioni nella celebrazione della nascita della Repubblica", ha scritto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che, rientrato al Quirinale, in un messaggio inviato al Ministro della Difesa, Mario Mauro. La protesta - Bandiere bianche accanto a Tricolore e stendardo Europa per protestare contro "la scarsa attenzione del governo" verso le finanze degli enti locali. Le hanno esposte oggi ai balconi dei loro municipi, nella ricorrenza del 2 giugno, una decina di sindaci del trevigiano politicamente trasversali. Nei giorni scorsi lo avevano annunciato ed oggi hanno confermato l'iniziativa chi esponendo una vera e propria bandiera bianca chi un semplice lenzuolo. ''E' un segnale per richiamare l'attenzione - spiega il sindaco di Villorba Marco Serena - su quanto sta succedendo. E' incredibile come si comporta lo Stato con i suoi tagli ai Comuni e le decisioni che incidono sulle nostre finanze''. ''Siamo al limite - dice Silvano Piazza primo cittadino di Silea - serve urgentemente una inversione di tendenza. Rischiamo la disgregazione sociale''. Serena ha ricordato che tra gli altri Comuni che hanno esposto bandiera bianca figurano Zerobranco, Santa Lucia di Piave, Castelfranco e Ponzano. Il Papa celebra messa per i feriti in Afghanistan - Il due giugno è stato festeggiato da Papa Francesco con una messa celebrata nella cappella della residenza Santa Marta alla presenza di alcuni feriti in missione di pace e parenti di militari caduti in missione di pace - soprattutto genitori e principalmente delle missioni degli ultimi 4-5 anni, in particolare in Afghanistan. Al termine della celebrazione eucaristica è stata recitata la 'Preghiera per l'Italia'' composta da Giovanni Paolo II il 15 marzo 1994. Alla fine, come è solito, fare, il Papa, che oggi ha tenuto un'omelia sull'episodio del centurione raccontato nel Vangelo di Luca, ha salutato tutti i presenti, ''con grande cordilità e affetto'', riferisce padre Federico Lombardi. L'incontro è durato poco meno di un'ora e mezzo. La comunità dell'Ordinariato militare ha offerto in dono al Papa una opera di artigianato napoletano in terracotta che rappresenta San Giuseppe lavoratore che mostra gli strumenti da falegname al piccolo Gesù, il quale sorregge una cesta dove sono contenuti gli oggetti simbolo della crocifissione: chiodi, martello, tenaglia.

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