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Papa Francesco e lo ius soli: la legge del Vaticano proibisce la cittadinanza agli immigrati

Alessandra Menzani
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Papa Francesco  - come abbiamo visto - fa propaganda a favore dello Ius Soli e dell'immigrazione selvaggia. In un'anticipazione del messaggio che invierà in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato del prossimo 14 gennaio, dal tema “cogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati”, Bergoglio spiega come “nel rispetto del diritto universale a una nazionalità questa va riconosciuta e opportunamente certificata a tutti i bambini e le bambine al momento della nascita”. Peccato che le leggi del Vaticano, come si legge su Italia Oggi, lo smentiscano. Lo Stato Pontificio è infatti una nazione blindatissima. Qui non si entra: è questa la legge del Vaticano. Lo prevede esplicitamente il diritto vigente nella stessa Nazione. La legge CXXXI (131) sulla cittadinanza, la residenza e l' accesso, promulgata da Benedetto XVI il 22 febbraio 2011, all' art. 1 sull' acquisto della cittadinanza stabilisce che cittadini dello Stato della Città del Vaticano  siano: i Cardinali residenti nella Città del Vaticano in Roma, i diplomatici della Santa Sede; coloro che risiedono nella Città del Vaticano in quanto vi sono tenuti in ragione della carica o del servizio. Al secondo comma dell' art. 1 si stabilisce che il Papa, e per lui il Cardinale presidente del Governatorato (e cioè il cardinale Giuseppe Bertello), può attribuire a richiesta degli interessati la cittadinanza vaticana: a. a coloro i quali risiedono nella Città del Vaticano in quanto vi sono autorizzati in ragione della carica o del servizio; b. a coloro che, indipendentemente dalle condizioni previste alla precedente lettera a), sono autorizzati dal Sommo Pontefice a risiedere nella Città del Vaticano; c. al coniuge ed ai figli di un cittadino che, a seguito di autorizzazione, risiedono con lui nella città del Vaticano. In soldoni: se una donna immigrata partorisce a "casa" di Bergoglio, il nuovo nato non è automaticamente un cittadino vaticano. Questo perché il Vaticano non prevede, nelle sue norme, il diritto di cittadinanza per ius soli. Capito Bergoglio?

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