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Csm, tre consiglieri lasciano

"Alfano ci accusa di reati"

Silvia Tironi
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Tre consiglieri del Csm hanno presentato al Comitato di presidenza,perché le comunichi al capo dello Stato, le loro dimissioni dallaCommissione per gli incarichi direttivi, di cui sono stati presidenti:un gesto in polemica con le dichiarazioni del ministro della GiustiziaAngelino Alfano che, in un'intervista andata in onda ieri al Tg2, haparlato di nomine lottizzate ai vertici degli uffici giudiziari e di unplanning, cioé di una spartizione sistematica. Nella lettera, a quantosi è appreso, i consiglieri Giuseppe Maria Berruti, Ezia Maccora eVincenzo Siniscalchi esprimono allarme per il livello dello scontro tramagistratura e politwwica, visto che il ministro li ha accusati dicondotte illecite. L'intervista incriminata, quella che ha mandato a tal punto in bestia i tre consiglieri da decidere di dimettersi, èandata in onda mercoledì sera nella rubrica 'Punto di vista' del Tg2. "Mi sto battendo per evitare che i vertici degli uffici giudiziari, ecioè i procuratori e i presidenti di Tribunale, vengano lottizzati - hadetto il ministro -. Cioè non è possibile che si faccia un planning,all'interno del quale si dica: a questa corrente spetta questaProcura, a quest'altra corrente, siccome non ha avuto un procuratore,spettano due procuratori aggiunti da un'altra parte". Questi sonomeccanismi che oramai sono rifiutati anche in politica. Penso cheinvece a guidare le Procure debbano andare i migliori, senza bisogno dicontrollare prima di mandarli a guidare un ufficio giudiziario qual èlo spillino della corrente che hanno affisso sulla giacca». Accuseritenute inaccettabili dai tre consiglieri, che in quanto presidenti,sono i garanti della regolarità dei lavori della Commissione. «Da treanni il Csm - spiega un altro consigliere - è impegnato in silenzionell'applicazione della riforma dell'ordinamento giudiziario e dunquedelle nuove regole che hanno mandato in cantina l'anzianità perprediligere merito e attitudini nella scelta dei dirigenti degli ufficigiudiziari".

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