La svolta storica

Gucci dice basta alle pellicce animali su abiti ed accessori

Benedetta Vitetta

Gucci dice addio alle pellicce animali in abiti ed accessori. La storica svolta "fur free" partirà dalle collezioni del 2018. La notizia, dopo anni di proteste e polemiche dei gruppi animalisti, rimbalza oggi sul Times, e arriva direttamente dal presidente e amministratore delegato della maison fiorentina, Marco Bizzarri, durante un intervento tenuto al London College of Fashion.  Bizzarri ha parlato di un capo ormai "fuori moda" e ha rivendicato "l'impegno assoluto" di Gucci di fare "dello sviluppo sostenibile un elemento cruciale della nostra attività". Ma la rivoluzione della maison non si ferma qui: l'ad, infatti, ha anche promesso, stando al Times, che il ricavato dalle vendite di pellicce di quest'anno sarà devoluto ad associazioni per la difesa degli animali come Humane Society International (Hsi) o l'italiana Lav (Lega antivivisezione). Kitty Block (Hsi) si è detta compiaciuta e certa che la decisione di Gucci - analoga all'impegno anti pellicce deciso lo scorso anno da Armani - è destinato ad avere "un enorme effetto traino" nel mondo della moda.  La scelta "fur free" è già diventata realtà per oltre 200 case di moda: tra le più note figurano Armani, Hugo Boss, Stella McCartney, Benetton, Calvin Klein, Lagerfeld e Vivienne Westwood.