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Gli italiani "si vendono" agli immigrati: 650 euro e il clandestino ottiene i documenti

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Eliana Giusto
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Gli italiani strozzati dalla crisi "si vendono" agli immigrati. Il nuovo fenomeno delle residenze a pagamento nella Capitale sta dilagando, riporta Il Tempo. I dati parlano chiaro: nella sola provincia di Roma risiede oltre mezzo milione di stranieri, di cui il 70% è residente in città. Per rimanere in Italia un cittadino straniero ha necessità del certificato di residenza, che serve per ottenere il permesso di soggiorno. E qui entra in azione il proprietario italiano che lo registra all'anagrafe in cambio di somme di denaro che vanno da 500 a 650 euro. Se invece all'immigrato serve solo l'indirizzo per ottenere asilo politico, la quota scende a 100/150 euro. Cifre che si sommano al canone di affitto. Un fenomeno assolutamente nuovo. Se infatti era noto che molti proprietari subaffittassero anche a 4/5 stranieri per 12 euro al giorno monolocali fatiscenti, ora parliamo di vere e proprie "compravendite di residenza" fra italiani consenzienti ed extracomunitari paganti. La maggior parte delle volte sono gli stessi stranieri a offrire soldi ai proprietari. Questi vengono braccati anche negli androni o sulle scale. Una situazione che sta creando nella capitale non pochi disagi.

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