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Lampedusa contesta Letta e Alfano:"Assassini, vergogna"

Fischi e urla all'arrivo dei politici che accompagnavano Barroso all'hangar con i corpi delle vittime del mare

Nicoletta Orlandi Posti
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"Vergogna, assassini", con queste grida i cittadini lampedusani ha accolto l'arrivo di Enrico Letta, di Manuel Barroso, e di Angelino Alfano a Lampedusa.  "Andate via", hanno urlato i cittadini tra salve di fischi contro il capo del governo e il presidente della commissione europea. I lampedusani per protesta mostrano grandi fotografie dei naufragi precedenti. "Il problema -dice uno di loro- è in Africa. La prima cosa che si deve fare è istituire corridoi umanitari. Proporre il Nobel per Lampeusa è solo ipocrisia da parte della politica. Lo sanno che in quei paesi ci sono torture, violenze". Ai cronisti non è stato consentito di accere nel perimetro dell'aeroporto.  "Dovete andare al centro d'accoglienza -gridano dalla recinzione dell'aeroporto ai delegati Ue e dell'Italia- vergognatevi. Dovete vedere le condizioni dei profughi. Assassini". Guarda le foto della contestazione nella Gallery Guarda il video su Libero Tv "Cambiare la Bossi-Fini" - Dopo le proteste, le parole. Se Angelino Alfano ha spiegato che abolire la legge Bossi-Fini, al centro delle più recenti discussioni, "temo non sia la soluzione del problema". Il ministro dell'Interno si dice convinto che "non serve ad evitare tragedie come quelle della scorsa settimana. Se servisse a evitare il dramma delle carrette del mare procederemmo subito, ma temo non sia la soluzione". Diverso il pensiero di Letta, favorevole a una modifica o alla cancellazione della norma, che spiega: "Affronteremo il tema, lo affronteremo da posizioni diverse. Lo dico da capo di un governo di grande coalizione. Ci sono posizioni diverse, troveremo un'intesa. Ne discuteremo". L'incontro con i migranti - Il presidente della Commissione europea Manuel Barroso, il premier Enrico Letta, il vicepremier Angelino Alfano e il commissario europeo Cecilia Malmstrom sono andati dell'hangar dell'aeroporto di Lampedusa per rendere omaggio alle oltre 280 vittime del naufragio del barcone a Lampedusa poi si sono recati al Comune di Lampedusa con il sindaco, Giusi Nicolini. Il programma iniziale prevedeva la visita al molo Favaloro e successivamente un incontro con le associazioni e i migranti nella sede dell'Aeronautica militare. A sorpresa, però, i politici sono anche andati nel centro di accoglienza di Lampedusa nel quale si sono trattenuti una decina di minuti a parlare con i migranti. Barroso ha addirittura twittato una sua foto che lo ritrae insieme a Enrico Letta, mentre ascolta una delegazione dei rifugiati: "Listening to refugees in Lampedusa together with PM", ha scritto.  Funerale di Stato - "Ho visto sofferenza e dolore", gli ha fatto eco il premier italiano all'uscita del Centro di accoglienza. Quella di Lampedusa "è una tragedia immane mai accaduta nel Mediterraneo", ha detto Letta chiedendo "scusa per le inadempienze del nostro Paese, rispetto a una tragedia come questa". Il presidente del Consiglio ha poi annunciato che le vittime del naufragio di Lampedusa avranno un funerale di Stato. Letta ha ricordato che il governo aveva deciso il 4 ottobre un giorno di lutto nazionale ed ha spiegato che l'Italia vuole cosi' chiedere "scusa per le inadempienze del nostro paese" che si sono evidenziate in drammi come queste ma anche come promessa che "l'Italia può fare e prenderà concretamente delle misure". Prima fra tutte, nella legge di stabilità, gli interventi concreti per le necessità dell'isola di Lampedusa. Questo pomeriggio poi, durante la riunione del consiglio dei Ministri, il governo stanzierà risorse per l'accoglienza dei minori non accompagnati e in breve interverrà sul tema del diritto di asilo".

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