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Immigrazione, la sentenza contro l'Inps: "Bonus mamme anche alle straniere appena arrivate in Italia"

Giulio Bucchi
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Avanti tutti, per i migranti c'è posto e soprattutto soldi. Il Tribunale di Milano ha ordinato all'Inps di estendere il "premio nascita" di 800 euro una tantum a tutte le madri, anche quelle straniere che erano state escluse perché non in possesso di soggiorno di lungo periodo. Secondo le toghe la linea dell'Istituto di previdenza è "discriminatoria": accolto così il ricorso, spiega il Quotidiano nazionale, delle associazioni ASGI, APN e Fondazione Piccini. L'Inps precisa di aver "chiesto alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al ministero del Lavoro e al Mef se intendano confermare l'orientamento finora espresso sulla limitazione del Bonus mamma domani alle residenti e immigrate con permesso di lungo soggiorno. Il Governo non ci ha ancora risposto". "Confidiamo che ora l'Inps si adegui rapidamente alla decisione del Tribunale", ha commentato l'avvocato Alberto Guariso, che assisteva le associazioni. "Nel frattempo - sottolineano le stesse associazioni - è importante che tutte le donne straniere che si trovano almeno al settimo mese di gravidanza entro il 31 dicembre facciano domanda all'Inps al fine di poter beneficiare della decisione milanese".

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