Macerata, l'orrore dei centri sociali il 25 aprile: fantoccio di Mussolini spaccato a bastonate per i bambini
Un fantoccio di Benito Mussolini appeso a testa in giù in piazza Cesare Battisti a Macerata, come un nuovo piazzale Loreto, e preso a bastonate da grandi e piccini in cambio di dolci quando quel cranio si rompe. Dietro la scena raccapricciante c'è l'iniziativa di un alcuni centri sociali di Macerata, che hanno pensato bene di celebrare il giorno della Liberazione, il 25 aprile, rappresentando una delle pagine più vergognose della storia italiana. "Un fatto gravissimo - ha detto Andrea Lamona, di Casapound Marche - che travalica i confini della beffa dei vinti e che invita non alla riappacificazione nazionale, ma al proseguo di un clima di odio. Ancora una volta abbiamo testimonianza di come la festa della Liberazione sia una ricorrenza divisiva e di come gli sforzi dei padri costituenti per ricomporre una unità sociale siano stati vani - conclude Lamona - Dopo questa messinscena rivoltante, è ormai chiaro a tutti che la violenza ingiustificata a Macerata è la cifra distintiva di pochi, piccoli uomini che fomentano gli istinti più bassi di un passato storico ormai concluso per giustificare la propria esistenza". La condanna è arrivata anche dal sindaco maceratese, che in una nota ha chiarito di aver solo concesso l'occupazione del suolo pubblico: "Per un gazebo, un tatami e un tavolo allo scopo di svolgere esibizioni di pratiche sportive. Dalla richiesta non si evince nessuna altra indicazione sui contenuti".