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Pamela Mastropietro, l'intercettazione choc: "Oseghale mi chiese se volevo violentarla"

Cristina Agostini
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"Il 30 gennaio Innocent mi telefonò chiedendomi se volevo andare a stuprare una ragazza che dormiva". Una frase choc intercettata dagli inquirenti nel carcere di Ancona. La ragazza che dormiva era Pamela Mastropietro. A pronunciarla era Lucky Awelima mentre parla con Lucky Desmond, i due nigeriani arrestati insieme ad Innocent Oseghale perché coinvolti nell'omicidio della diciottenne a Macerata. Leggi anche: "Doveva farla a pezzi e poi...". L'orrore dei nigeriani. Intercettati: cosa volevano fare col corpo di Pamela Propio questa intercettazione, pubblicata da il Giornale, era tra gli elementi utilizzati come fondamento della richiesta della ordinanza di custodia in carcere per Oseghale anche per violenza sessuale. Addebito non riconosciuto dal gip che pone a fondamento della decisione anche tratti della personalità della ragazza. Secondo il procuratore Giovanni Giorgio, la giovane fu prima violentata, poi ferocemente assassinata. Secondo il giudice Giovanni Manzoni, invece, il rapporto fu consenziente. 

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