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Zuppi, il vescovo di Bologna anti-Salvini: "Poveri rom"

Maria Pezzi

Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, una delle prime nomine italiane di papa Francesco, dice la sua sul "censimento" dei rom annunciato dal ministro degli Interni Matteo Salvini. "I cittadini italiani e europei il ministro dell' Interno se li deve tenere tutti, rispettare e difendere, fino a prova contraria", si legge su Repubblica, "ho conosciuto per anni i bambini rom dei campi di Roma che vivono in condizioni difficilissime. In molti non vanno a scuola. Proprio la scolarizzazione è l' intervento più importante, la chiave per cambiare. Conosco bene le difficoltà, come gli sgomberi che vanificano mesi di sforzi educativi. È giusto anche che si superino i campi rom, che sono in condizioni inumane. Occorre però offrire adeguate risposte. Se li si toglie dai campi, si devono offrire soluzioni abitative". Insomma, Zuppi si mette a fare politica. E aggiunge, riguardo al censimento: "Non vedo  a cosa possa servire. Potrebbe anzi rivelarsi un boomerang come quello di dieci anni fa, bloccato dall' Europa perché considerato discriminatorio». Per approfondire leggi anche: Il delirio di Speranza: "Denuncio Matteo Salvini"