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Perugia, Amanda in aula:

"Picchiata dalla polizia"

Silvia Tironi
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È il giorno di Amanda Knox al processo di Perugia. La principale imputata (insieme all'ex fidanzato Raffaele Sollecito) dell'omicidio di Meredith Kercher, uccisa nella notte tra il primo e il due novembre 2007 è salita sul banco dei testimoni. "Sotto pressione ho immaginato tante cose", ha detto in italiano la studentessa americana, " e sono statat picchiata e offesa dalla polizia". La ragazza di Seattle ha deciso di rispondere alledomande dei legali, senza avvalersi dellafacoltà di non rispondere. Camicetta e pantaloni chiari, i capelli raccolti a coda, Amanda racconta la sua verità partendo dalleaccuse a Patrick Lumumba. Alle domande del legale che rappresenta ilmusicista come parte civile, la Knox risponde spiegando di "avereimmaginato tante cose". Riferendosi agli interrogatori ai quali vennesottoposta prima di essere arrestata, la giovane americana fa accenno a "dichiarazioni prese contro la sua volontà. Tutto ciò che ho detto l'ho detto sotto pressione. Mi è stato suggerito dal pubblicoministero. Loro (il riferimento della domanda era alla polizia - ndr)suggerivano la via. Sotto pressione - ha detto ancora la Knox - hoimmaginato tante cose diverse". "Le ha suggerito la polizia di dire cheMeredith aveva fatto sesso la notte dell'omicidio?", ha chiestol'avvocato Pacelli. "Si", la risposta della Knox. "L'hanno picchiata perfarle dire questo?", ha chiesto ancora il legale. "Si", ha replicatoAmanda. La Knox ha quindi negato di avere incontrato Patrick Lumumba edi essere stata nella casa del delitto la sera del primo novembre del2007. La ragazza di Seattle ha poi sostenuto di essere stata chiamata ripetutamente "stupida bugiarda" durante gli interrogatori sostenuti in questura la notte tra il 5 e il 6 novembre del 2007 prima di essere arrestata. Ha spiegato di essersi recata in questura quella sera perchè aveva paura di stare sola "perchè non avevano trovato chi aveva fatto questa cosa. Quando ho detto Patrick - ha affermato la Knox - non sapevo se ero colpevole o no. Sapevo solo che non ero là (nella casa del delitto - ndr)". Nessuno dei testi d'accusa sentiti nel processo ha mai parlato di pressioni alla Knox. I pm presenti in aula non hanno voluto finora commentare le dichiarazioni di Amanda. I magistrati starebbero comunque valutando la possibilità di chiedere la trasmissione del verbale di udienza per valutare eventuali reati.

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