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Migranti, la bomba di Matteo Salvini sull'Europa: il suo "contropiano" per cancellare sbarchi (e Prodi)

Giulio Bucchi
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Un "contro-piano" per fermare l'invasione di migranti. Matteo Salvini avrebbe già pronto il dossier con le misure da adottare sull'immigrazione in risposta a quella che ha definito "l'elemosina di Bruxelles". "Noi vogliamo chiudere i flussi in arrivo per smaltire l'arretrato di centinaia di migliaia di presenze, non chiediamo soldi ma dignità e ce la stiamo riprendendo con le nostre mani". Come? Secondo l'HuffingtonPost.it il ministro degli Interni e leader della Lega già a fine estate potrebbe licenziare due nuove, clamorose misure con un decreto-bomba che cancellerà "la protezione umanitaria istituita da Prodi" nel 1998 (prevista solo in Italia) e permetterà di "rispedire nei paesi d'origine gli stranieri detenuti in Italia", come già annunciato qualche giorno fa dal ministro della Giustizia grillino Alfonso Bonafede. Inoltre, il piano-immigrazione di Salvini prevederebbe un Centro di identificazione ed espulsione (i Cie) in ogni regione. Sul tavolo, l'Unione europea ha messo "6.000 euro a migrante per gli Stati che accettano di accogliere i richiedenti asilo". "Nel corso del tempo ogni richiedente asilo costa tra i 40mila e i 50mila euro", ha ribattuto Salvini, e anche il premier Giuseppe Conte è stato duro: "La solidarietà europea non ha un prezzo, non è una logica corretta ridurre tutto allo schema ce ne occupiamo noi-ci date soldi o se ne occupa uno Stato singolo-si prende i soldi con gli altri totalmente indifferenti a quello che succede".

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