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Venezia, scrissero su Facebook: "Laviamo i migranti con la benzina": condannati a leggere e stop ai social

Caterina Spinelli
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Sono quattro, e di età compresa fra i 34 e 56 anni, gli italiani condannati dall'Ufficio esecuzioni penali esterne di Venezia per aver insultato dei migranti su Facebook. I quattro, tutti residenti a Portogruaro, hanno violato la legge Mancino, legata all'ideologia nazifascista, scrivendo sul social network: "Bisogna aiutarli, ne ospitiamo uno in ogni casa e li laviamo con la benzina e poi li asciughiamo col lanciafiamme e tutto è risolto", oppure: "Gente sporca, devono morire, se trovo uno di loro gli verso dell'acido di batterie così capiscono che non li vogliamo". E cosa pensa di fare la giustizia italiana? Prima della convocazione davanti ai giudici, prevista per il 14 maggio 2019, i quattro dovranno, per sei mesi, farsi una scorpacciata di libri e film sull'immigrazione per poi scrivere dei temi che verranno controllati una tantum dall'ufficio dell'esecuzioni penali. Ma non è finita qui, per chi crede che la pena sia esigua, arriva anche la proibizione dell'uso di Facebook, quattro ore alla settimana di pubblica utilità e una multa da 200 euro, a titolo di risarcimento per l'associazione "Noi migranti". Insomma, se gli imputati mostreranno di aver seguito le prescrizioni, la loro vicenda giudiziaria sarà chiusa.  Leggi anche: Sottoufficiale della Guardia costiera indagato per apologia al fascismo

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