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Vaticano, siamo alle telefonate anonime: "Eminenza, se lei parla noi l'ammazziamo"

Caterina Spinelli
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Volano minacce in Vaticano. "Eminenza, se lei parla noi l'ammazziamo" è questo il contenuto della telefonata anonima, in lingua spagnola, ricevuta da Óscar Andrés Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa e coordinatore del Consiglio dei cardinali. A dispetto di quanto avrebbe voluto l'intimidatore, il porporato ha subito messo al corrente il Capo della Santa Sede su quanto accaduto. Maradiaga era già stato bersaglio di numerose critiche ricevute da alcuni siti americani e spagnoli, legati ai protagonisti dello scandalo Vatileaks 2. I motivi erano due: le accuse di comportamenti inappropriati nei confronti dell'ex vescovo ausiliare di Tegucigalpa, Juan José Pineda accusato di abusi sessuali e la critica di aver ignorato le denunce di un gruppo di seminaristi sull'esistenza di una lobby gay all'interno del seminario della capitale honduregna. Anche in quell'occasione l'arcivescovo aveva ricevuto telefonate minatorie, che gli garantivano la morte se avesse replicato.  Leggi anche: Bergoglio indaga anche sul coro della Cappella Sistina La Chiesa sta vivendo una situazione non proprio rosea, dopo la pubblicazione del dossier del monsignor Carlo Maria Viganò. Giusto ieri, 13 settembre, Bergoglio ha silurato un altro vescovo statunitense accusato di abusi sessuali, Michael Bransfield. Non solo, Papa Francesco incontrerà per la seconda volta il cardinale di Washington, Donald Wuerl, successore di McCarrick, proprio per discutere le sue dimissioni. 

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