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Pelago, il sindaco Pd: "Gli immigrati non usino il bus a questi orari". Scoppia un caso politico

Caterina Spinelli
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"Si prega di non utilizzare i mezzi pubblici nei seguenti orari". È questo l'invito rivolto agli immigrati ospiti di una struttura d'accoglienza a Pelago, in Toscana.  A richiedere l'affissione, lo stesso sindaco del Pd, Renzo Zucchini: "Questa mattina, su richiesta del sindaco, i gestori dei richiedenti asilo del territorio hanno affisso cartelli contenenti l'invito rivolto agli ospiti delle strutture a non utilizzare i mezzi pubblici negli orari in cui sono utilizzati dagli italiani che si recano a scuola o al lavoro (come se i migranti non dovessero anche loro andare a scuola o al lavoro)", affermano indignati sul sito Stamptoscana, i militanti di Potere al Popolo!. E ancora: "Forse il Pd cerca di ottenere il consenso della destra. Bravi, facciamo un autobus per gli italiani e uno per i migranti". Infatti il sindaco Zucchini avrebbe chiesto alla compagnia di trasporto RATTP, una corsa dedicata ai soli spostamenti degli immigranti.  Leggi anche: Don Massimo Biancalani: il Comune chiude il centro di accoglienza "Noi non dimentichiamo la segregazione razziale - continua Potere al Popolo! - In Italia, un'amministrazione PD, in un feudo del PD (Pontassieve, ovvero Renziland), non è nemmeno in grado di comprendere la gravità del suo cortese invito… ma non sia mai: loro sono di sinistra". La risposta di Zucchini non si fa attendere: "Sono sinceramente allibito per le dichiarazioni offensive e non rispondenti al vero di Pap. Non ho mai richiesto alla cooperativa di apporre cartelli nei quali si invitassero gli ospiti delle strutture a non utilizzare i mezzi pubblici, né tanto meno ho chiesto di creare una corsa apposta per i migranti". Alla dichiarazione di Zucchini, si accoda quella di Massimo Cappelli, responsabile della cooperativa finita nella bufera, la Cristoforo: "Il nostro intendimento era consigliare ai nostri ospiti che, qualora avessero voluto utilizzare i bus sulla linea Paterno-Pontassieve, per la riapertura delle scuole forse sarebbero incorsi in mezzi molto più affollati". 

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