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Lanciano, inaugurato un monumento dedicato alla memoria dei rom e dei sinti

Caterina Spinelli
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A Lanciano dopo il danno, la beffa. Sì perché proprio nel comune abruzzese, già sotto choc per la rapina violenta avvenuta per mano di una banda di romeni, nella villa di due coniugi, viene inaugurata una statua dedicata ai rom e ai sinti. Si chiama Samudaripen (letteralmente "Tutti morti") l'opera che raffigura una donna con un bimbo stretto in braccio e la gonna impigliata nel filo di ferro: un ostacolo che i due riescono a superare, così da continuare il loro viaggio verso la libertà. Accanto una ruota, simbolo del cammino intrapreso dal popolo. Leggi anche: Genova, tre rom beccate a rubare nelle case abbandonate dopo il crollo Il monumento è stato inaugurato nel Parco delle Memorie. A realizzarlo Tonino Santeusanio con l'aiuto di una raccolta fondi promossa, tramite un comitato internazionale, da Santino Spinelli, artista e docente universitario, nonché ambasciatore della cultura rom in tutto il mondo. È la prima volta che in Italia un'opera viene dedicata alla persecuzione razziale di cui furono vittima cinquecentomila fra Rom e Sinti in Italia e Germania tra 1935 e 1945. Spinelli è l'autore della poesia Auschwitz, posta sul basamento della statua e incisa su ceramica laertina donata dal Comune di Laterza (Taranto). La stessa poesia è presente anche sull'unico altro monumento in onore del Samudaripen in Europa, il Roma Memorial di Berlino.

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