Il delitto di brembate

Massimo Bossetti, la lettera ai genitori di Yara Gambirasio e quella a Mediaset: "Sono innocente"

Cristina Agostini

Dal carcere in cui sta scontando la condanna all'ergastolo appena confermata dalla Cassazione, Massimo Bossetti ha scritto due lettere. Una indirizzata ai genitori di Yara Gambirasio, la tredicenne uccisa a Brembate il 26 novembre 2010, e l'altra ad Enrico Fedocci, giornalista di Mediaset. Leggi anche: "È morto dentro. Cosa gli hanno fatto i detenuti". Bossetti, ultimo dramma Della prima missiva non si sa il contenuto e non ci sono indiscrezioni su quanto abbia scritto il muratore di Mapello, mentre è stata pubblicata sul sito di Tgcom quella indirizzata al cronista: "Caro Enrico, fai giungere a tutti la voce di un innocente condannato al carcere a vita senza mai potersi difendere", scrive Bossetti su un foglio bianco a righe. "Questa non è una cosa da paese civile. Io sono innocente e lo griderò finché avrò voce". E conclude: "Mai smetterò di lottare con i miei avvocati che mi difendono per sincera convinzione e amore di Giustizia", conclude, "per dimostrare la mia innocenza". Secondo i giudici della Cassazione non ci sono dubbi sulla colpevolezza di Bossetti che ha ucciso la ragazzina a Chignolo d'Isola. Ora dovranno passare almeno sei mesi prima di poter presentare ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo.​ Intanto, il muratore nei prossimi giorni potrebbe essere trasferito in un altro carcere dove potrà cominciare a lavorare.