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Rifiuti, il governo manda l'esercito nella Terra dei fuochi: il piano per ribaltare la Campania

Gino Coala
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Il governo Lega-M5s ha deciso di mandare l'esercito in Campania per risolvere l'emergenza rifiuti e soprattutto il fenomeno dei roghi nella famigerata Terra dei fuochi. Il piano a lungo termine dell'esecutivo, come riporta il Corriere della sera, è l'approvazione per il 2019 di un disegno di legge chiamato Terra mia, un sistema di misure che proveranno a prevenire le emergenze e garantire la sicurezza sull'intero territorio nazionale. Leggi anche: Luigi Di Maio, la mossa sporca contro Salvini: "Alt agli inceneritori lombardi" A breve termine però sono previsti in Campania almeno 100 nuovi carabinieri esperto di investigazioni ambientali, forse di polizia, militari già destinati all'operazione Strade sicure. Oggi a Caserta il premier Giuseppe Conte con il vice Luigi Di Maio hanno sottoscritto un protocollo d'intesa con la Regione che dà il via all'operazione: "Abbiamo un obiettivo ben preciso - ha detto Conte - che è quello di tutelare la salute delle popolazioni che vivono in questo territorio", con il "contrasto delle discariche abusive e degli incendi e traffici illeciti. L'espressione Terra dei Fuochi comprende una vasta porzione del territorio campano, 90 comuni e oltre 3 milioni di abitanti - ha spiegato - che hanno il diritto alla massima tutela della salute, il diritto a un ambiente salubre e alla protezione dell'ecosistema in cui vivono". In più il governo ha intenzione di creare un coordinamento a palazzo Chigi che farà da cabina di regia sull'intera operazione. Le operazioni saranno gestite dagli stessi prefetti locali, che potranno avvalersi anche di mezzi come droni e un sistema integrato e centralizzato di sorveglianza sui siti di stoccaggio, quelli più soggetti ai roghi.

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