L'impero dei buonisti

Immigrati, don Favarin, il prete "No-presepe" guadagna milioni di euro con l'accoglienza agli stranieri

Matteo Legnani

"Quest' anno non fare il presepio credo sia il più evangelico dei segni aveva scritto don Luca Favarin su Facebook domenica scorsa -. Non farlo per rispetto del Vangelo e dei suoi valori, non farlo per rispetto dei poveri...". A Padova il prete "No-presepe" gestisce nove comunità con 140 ragazzi africani. Come riporta Il Giornale, è lui che ha fondato la cooperativa sociale Percorso Vita Onlus. Una cooperativa che vanta 12 case aperte che ospitano 140 richiedenti asilo, due ristoranti, il The Last One e Strada Facendo, ristorante etico con tanto di annunci su Facebook per le prenotazioni di Natale; un frutteto di 450 alberi a Saccolongo nel padovano, un ex-seminario con un orto biologico di 4mila metri quadri; una linea di confetture, creme e succhi di frutta, la "Dulcis in mundo", realizzata dagli ospiti; un' unità di strada per le vittime della prostituzione e il progetto di un villaggio dell' inclusione sociale, con cinque ettari di terreno in via Adige a Padova. Da una visura effettuata, riporta sempre Il Giornale, Favarin è il presidente del cda della cooperativa con ricavi da vendite e prestazioni nel 2017 di 2.317.352 euro. L' utile netto 2017 è di 504.207 euro. Per approfondire leggi anche: Immigrati, Matteo Salvini affonda Ong e coop: rivoluzione epocale, sinistra sputtanata