Trappola mortale

Corinaldo, la discoteca di Sfera Ebbasta: "Perché non facevano uscire la gente dalle porte d'emergenza"

Giulio Bucchi

Dietro la strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo per il concerto (mai avvenuto) di Sfera Ebbasta di venerdì sera ci sarebbero anche le porte di sicurezza laterali: "Nel momento in cui è stato diffuso lo spray al peperoncino erano chiuse. Gli addetti della security - spiega un testimone al Fatto quotidiano - non consentivano l'uscita da quel varco, ma indicavano soltanto quello posteriore". Leggi anche: "Rapina prima della strage". Corinaldo, il deejay che sconvolge l'Italia Le porte, come confermate dagli inquirenti subito dopo la calca assassina che ha ucciso 6 persone, risultavano apribili e perfettamente funzionanti, ma chi era nella discoteca punta il dito sulla gestione della calca e del panico da parte degli addetti alla sicurezza. Di fronte al giallo sulle effettive persone contenute nei locali (capienza massima 500 persone circa, 600 biglietti venduti, sicuramente molti di più i presenti (il premier Giuseppe Conte ha parlato di 1.400) resta un'evidenza: l'unica via d'uscita, utilizzata anche da chi voleva prendersi una boccata d'aria prima nella bolgia prima del dramma, era la porta che immetteva nel cortile esterno dove poi è avvenuta la strage, la limitata "area fumatori". "Non ti fanno uscire - aggiungono altri due ragazzini 18enni -, temono che il timbro stampato sul braccio venga copiato a pelle con altri ragazzi fuori. In occasioni simili sei costretto ad aspettare dentro". Trasformando così una discoteca in una trappola mortale.