Da brividi

Olga Matei, pena dimezzata all'omicida della donna: "Era troppo coinvolto emotivamente"

Ventura Cigno

Pena dimezzata per Michele Castaldo, 57enne di Cesena che ha strangolato la compagna Olga Matei nell’ottobre del 2016. Il Giudice dell’udienze preliminare di Rimini lo aveva condannato a 30 anni per omicidio aggravato dai motivi abietti e futili (pena dimezzata rispetto all'ergastolo poiché l'omicida aveva fatto ricorso al rito abbreviato). Ora la pena è stata ridotta a 16 anni. Il motivo? La tempesta emotiva che ho la ho travolto a causa della gelosia attenua la responsabilità dell’assassino: secondo la Corte di appello di Bologna questa sarebbe l'attenuante in grado di garantirgli l'ulteriore dimezzamento della pena. Leggi anche: Alfredo Robledo a Libero, una bomba sulla magistratura Il maxi-sconto deriva dall'influenza positiva che avrebbe avuto la confessione dell’uomo. Nel verdetto della Corte, infatti, si legge che la gelosia provata da Castaldo per la sua compagna moldava, insieme a tutte le sue precedenti esperienze negative, provocò un crollo emotivo e passionale soverchiante. Questo il parere del perito psichiatrico al quale hanno fatto riferimento i giudici. Così le toghe hanno stabilito che la condizione in cui riversava l’uomo è "idonea a influire sulla misura della responsabilità penale". Dunque, la conseguente riduzione della pena a 16 anni e la concessione delle attenuanti generiche.