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Morte di Imane Fadil, l'emissario siriano e l'ombra dei servizi segreti: cosa le propose quell'uomo

Davide Locano
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La morte per avvelenamento di Imane Fadil, testimone nel processo Ruby che si è concluso con l'assoluzione definitiva di Silvio Berlusconi, è un giallo. Un mistero difficilissimo da decifrare. Per certo, è morta per un mix di sostanze radioattive lo scorso primo marzo: la procura di Milano indaga per omicidio colposo. E in queste ore è ritornata d'attualità una deposizione messa a verbale dalla modella 34enne, che agli inquirenti raccontò di un cittadino di nazionalità siriana "che diceva di essere amico di Berlusconi e mi propose di andare a un incontro nella villa dell'ex premier per avere dei soldi”. La Fadil ipotizzato che appartenesse a un servizio segreto straniero. Per la precisione nel giugno 2012 e nell'ambito dell'inchiesta Ruby, la modella scomparsa aveva ipotizzato con gli inquirenti che l'uomo siriano "fosse dei servizi segreti. Mi disse che dovevo andare a Arcore e mettermi d'accordo con l'onorevole Berlusconi per avere dei soldi”. In aula il 22 giugno aveva ripetuto il suo racconto, riferendo della presunta offerta di denaro per dichiarazioni reticenti nei processi al leader di Forza Italia. Quell'uomo, Saed Ghanaym, era stato rintracciato e interrogato. Alla domanda se avesse avuto ”rapporti con apparati pubblici di sicurezza” aveva risposto: ”Non mi ricordo”. Al pm che aveva domandato perché avesse deciso di parlare solo in queste udienze della vicenda del siriano e non nell'agosto 2011, quando presentò una memoria in Procura e venne sentita a verbale, la testimone affermò: "A un certo punto mi sono sentita in dovere di farlo. Prima avevo paura di parlare, ma anche di non parlare”. Leggi anche: Morte di Imane Fadil, la bomba di Ruby Rubacuori Il pm a quel punto le chiese anche se ”avesse coltivato pure l'idea di prendere dei soldi da quella presunta trattativa” con l'intermediario siriano. La Fadil replicò: "Di pensieri ne ho avuti tanti, ma se avessi fatto così sarebbe stato illegale".

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