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Finale Emilia, marocchini ammazzano a bottigliate anziana? La sconcertante richiesta del pm

Davide Locano
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Entrano in casa chiedendole un bicchiere d'acqua, ingannandola, dunque le spaccano una bottiglia in testa e la ammazzano. La vittima una anziana di Finale Emilia, Mirella Ansaloni, ammazzata da due banditi marocchini di circa 19 anni, che dopo averla finita sono scappati con oro e banconote, un bottino di 400 euro. E adesso, nel corso del processo, il pm ha chiesto per i due assassini due pene esigue, molto esigue: 8 e 12 anni di reclusione. Questo, spiega Il Giorno che punta i riflettori sulla vicenda, per dare ai due assassini nordafricani "la possibilità di reinserirsi nella società" dopo aver scontato la pena. Richiesta, quella del pm, che ovviamente scatena la polemica: rubare e ammazzare un'anziana a bottigliate vale pochi anni di galera. Furibondo il figlio della signora Ansaloni, Simone Benati, che sbotta dopo l'udienza: "Ancora non abbiamo la certezza che saranno confermate: la sentenza è attesa per il 12 aprile ma posso dire che sia io sia mio zio, così come il mio legale, siamo rimasti basiti: nessuno di noi se l'aspettava, anche perché i due responsabili già godono dello sconto di pena garantito dal rito abbreviato. È una vergogna: io stesso in questo momento mi vergogno di essere italiano". Come dargli torto. E ancora, Benati aggiunge: "Io lo definirei buonismo: tutti abbiamo figli e cerchiamo di educarli al meglio ma non è questa la strada giusta poiché quello che hanno fatto dimostra come di basi educative non ne avessero. Abbiamo un bel da dire sul fatto che siano giovani e che non si meritino vent'anni in carcere... Eppure non si sono fatti molti scrupoli a rapinare una povera anziana; così come non ci hanno pensato due volte ad ammazzarla", conclude.

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