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Pamela Mastropietro, la sconcertante sentenza di secondo grado: i nigeriani che la drogarono...

Davide Locano
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Benvenuti in Italia, il paese laddove vengono ridotte le pene, quasi dimezzate, per i due nigeriani coinvolti nelle indagini sul brutale omicidio di Pamela Mastropietro avvenuto a Macerata. Si sta parlando di Lucky Awelima e Desmond Lucky, nomi che dicono molto a chi ha seguito la vicenda. I due furono indagati per l'omicidio della ragazza poi fatta a pezzi, mentre successivamente a loro carico rimasero in piedi solo le accuse legate allo spaccio di droga. E nel procedimento che in primo grado aveva avuto un esito ben più severo per i due nigeriani, ora si registra una netta inversione di tendenza nel secondo grado. Di fatto nella prima sentenza i due erano stati condannati rispettivamente a 8 anni e 6 anni. In secondo grado le pene per entrambi sono state fissate a 4 anni e sei mesi. Un grossissimo sconto. Con la sentenza, la corte d'Appello ha nei fatti accolto la richiesta dei legali dei due nigeriani: gli sono state riconosciute le attenuanti poiché incensurati (al contrario però di quanto avvenuto in primo grado). Awelima, lo si ricorda, avrebbe procurato e ceduto l'eroina che Pamela avrebbe poi assunto nell'appartamento di via Spalato: il pusher che le ha fornito il buco, insomma, ora gode di uno sconto di pena. Leggi anche: Pamela Mastropietro, insulti e sputi contro Innocent Oseghale

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