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Fredy Pacini, vince la legittima difesa: sparò al ladro e lo uccise, viene archiviato

Gino Coala
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Il gommista Fredy Pacini non sarà più processato per omicidio dopo che lo scorso 28 novembre sparò alcuni colpi di fucile nella sua officina a Monte San Savino, in provincia di Arezzo, uccidendo Mircea Vitalie, 29 anni, che insieme al suo complice aveva fatto tentato di rapinare la rivendita di gomme e biciclette. Il pm Andrea Claudiano ha firmato infatti la richiesta di archiviazione per legittima difesa putativa. Prima di quell'occasione, Pacini aveva subito decine di furti. L'ultimo caso nel 2014 lo aveva spinto a costruirsi una stanza all'interno della sua attività nella quale si era trasferito, così da portersi difendere dalle incursioni notturne dei ladri. La notte del 28 novembre 2018, il 29enne moldavo spaccò una finestra con un piccone così da entrare nel capannone. Pacini si svegliò di soprassalto mentre dormiva sul soppalco, prese la pistola, regolarmente detenuta, e sparò cinque colpi in basso. Dei colpi sparati dal gommista, due raggiunsero Vitalie uccidendolo. Il pm ora riconosce la legittima difesa putativa, ma per Pacini non è ancora il momento di tirare un sospiro di sollievo: "Non è ancora finita - ha detto accanto al suo avvocato, Alessandra Cheli, come riporta Repubblica - siamo a un pezzo della strada. Da quando è successa quella rapina - ha aggiunto - non dormo più nel capannone, non ce la potrei fare con tutto quello che è accaduto. Adesso dormo nella mia casa, con mia moglie". Dopo quella tragica notte e il calvario giudiziario, Pacini si dice in parte pentito: "Non riprenderei in mano una pistola, anzi, se dovessi dare un consiglio dopo la mia esperienza, direi a tutti di non prendere le armi, perché è un vivere nel terrore". Per la richiesta di archiviazione per legittima difesa, esulta Matteo Salvini che su Facebook ha rilanciato il caso su Pacini, a poche settimane dall'approvazione della nuova legge sulla legittima difesa: "Ogni tanto una bella notizia! - ha scritto il ministro dell'Interno - Ho appena chiamato Fredy Pacini per felicitarmi e ribadirgli che eravamo, siamo e saremo sempre al suo fianco, sempre dalla parte del diritto alla legittima difesa".

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