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Sea Watch, il registro dei voli segreti che partono da Lampedusa: come ci fanno invadere

Davide Locano
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Il caso è stato sollevato da Nicola Porro a Quarta Repubblica negli ultimi giorni: gli aerei dell ong decollano da Lampedusa al fine di individuare i gommoni carichi di immigrati partiti dalla Libia poi raccolti in mare da Sea Watch e affini. E ora, su Il Giornale, vengono pubblicati i documenti che dimostrano come ci siano state 78 missioni dei velivoli Colibrì e Moonbird dal primo gennaio agli inizi del mese di giugno. Solo 24 ricognizioni sono partite da Malta: insomma, è Lampdeusa la base principale. Un ex militare spiega: "Volano tanto, anche una o due missioni al giorno. La durata è spesso lunga con un costo che può aggirarsi sui 300 dollari all'ora". Infatti i bilanci della Sea Watch certificano come "l'operazione Moonbird" sia costata tra il 2017 e il 2018 la bellezza di 622.376, la gran parte dei quali donati dalla Chiesa evangelica tedesca (la Sea Watch batte bandiera tedesca). Per inciso, la gran parte degli scontro tra Sea Watch e Viminale sono sorti in seguito a salvataggi avvenuti grazie alle segnalazioni degli aerei che decollano da Lampedusa. Leggi anche: Immigrazione, il video che svela il trucco degli scafisti Secondo quanto risulta dai registri, Moonbird è decollato solo 15 volte da Malta, base principale fino alla cacciata dello scorso anno. Moonbird è protagonista della prima sfida al governo italiano di quest'anno del 18 gennaio. In quell'occasione Alarm phone, il centralino dei migranti, aveva ricvuto la telefonata da un natante salpato dalla Libia. E dunque allertò il velivolo che individua il gommone. I dati rivelati da Il Giornale indicano che Moonbird è partito da Lampedusa il 18 gennaio, poi è rientrato, dopo oltre 4 ore di volo ed è ripartito atterrando in serata a Malta. Un caso pescato dal mazzo.

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