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Infezioni sessuali in aumento, contagiato un italiano su 24: "Oltre sei miliardi di casi in tutto il mondo"

Caterina Spinelli
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Un milione di nuovi casi al giorno, ovvero 376 milioni all' anno, sono i nuovi casi delle Infezioni Sessualmente Trasmissibili (Ist) che si verificano nel mondo, le quali, sommandosi a quelle già diagnosticate ed in cura, superano ormai i sei miliardi. In Italia si calcola che 1 persona su 24 abbia almeno una di queste infezioni, e spesso sono presenti più malattie sessualmente trasmissibili nello stesso soggetto, il quale sovente è inconsapevole di esserne portatore, e le quattro principali patologie batteriche incriminate sono: clamidia, gonorrea, tricomoniasi e sifilide, mentre tra le infezioni virali predominano il Papilloma Virus e l' Hiv. Mentre le malattie sessuali virali possono attenuarsi con i farmaci specifici, ma non guarire, quelle batteriche sono facilmente curabili e guaribili con gli antibiotici, ma poiché spesso sono asintomatiche, i pazienti non si accorgono di essere a rischio o di essere contagiati e non si sottopongono quindi a test e controlli, diffondendo inconsapevolmente l' infezione ai vari partner sessuali. Le Its si diffondono prevalentemente attraverso il rapporto sessuale non protetto, ed è importante sottolineare che si trasmettono durante qualsiasi tipo di contatto, sia esso vaginale, anale od orale, ma il contagio avviene anche attraverso lo sperma, la secrezione pre-spermatica, le secrezioni vaginali, la saliva, ed anche con il contatto diretto della pelle nella zona genitale, delle mucose genitali, anali e della bocca. ATTRAVERSO IL SANGUE Inoltre esse si possono diffondere anche attraverso il sangue, ad esempio con i tatuaggi, i piercing, la puntura di un ago contaminato o con il semplice sfregamento con ferite aperte e sanguinanti, o con rapporti sessuali con una partner infetta durante il periodo mestruale. I dati sono stati diffusi dall' Oms, l' Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha registrato nel 2016, tra uomini e donne tra i 15 e i 49 anni, 127milioni di casi di clamidia, 87milioni di gonorrea, 6.3milioni di sifilide e 156milioni di tricomoniasi, tutte malattie che se non curate, possono condurre a seri effetti cronici sulla salute, incluse malattie neurologiche, cardiovascolari, infertilità, gravidanze ectopiche, mortalità neonatale e aumento del rischio dell' Hiv, il virus dell' Aids. La sifilide, per esempio, che sempre nel 2016 ha provocati oltre 200mila casi di neonati morti prima o dopo la nascita, è diventata la causa principale di perdita del bambino appena nato a livello globale, perché essendo tale patologia asintomatica nei primi mesi, i pazienti non si accorgono di aver contratto l' infezione, e quindi contribuiscono a diffonderla. Tali infezioni sono quindi ovunque e più diffuse di quanto si creda, pur essendoci test e trattamenti tempestivi ed accessibili a tutti per ridurne l' impatto, e nel nostro Paese l' Istituto Superiore di Sanità ha registrato nel 2016 un aumento del 70% circa dei casi di sifilide rispetto all' anno precedente, del 50% dei casi di Chlamydia Trachomatis, oltre ai casi di condilomi ano-genitali addirittura triplicati, e la cosa preoccupante è che queste diagnosi sono state fatte su soggetti tra i 20 e i 25 anni, ma moltissime sono per esempio le ragazze che ignorano di esserne affette, e scoprono dopo dieci anni di essere diventate sterili. PER DIFENDERSI La prevenzione è l' arma più utile per combattere queste infezioni, con l' uso corretto del condom e l' educazione alla salute sessuale, e l' Oms ha raccomandato che le donne in gravidanza debbano essere sistematicamente sottoposte a screening per la sifilide e l' Hiv, una strategia che ha come obiettivo quello di diminuire l' impatto delle malattie sessualmente trasmissibili sulla salute pubblica entro il 2030. Inoltre è stato diffuso un vademecum per allertare la popolazione su segnali come bruciori, secrezioni, perdite, comparsa di verruche o piccole ferite a livello genitale, tutti sintomi che non andrebbero sottovalutati ma sottoposti all' osservazione medica. In Italia è attivo da anni il telefono verde 800.861.061 (dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 18) che svolge attività di consulto telefonico per la prevenzione delle infezioni da HIV e delle Its, e che fornisce anche gli indirizzi dei centri diagnostici a cui rivolgersi nelle diverse città. Nel dubbio, una telefonata, con garanzia di anonimato, potrebbe evitare il cronicizzarsi di una patologia che invece, se non curata, può produrre molte complicanze, e condurre all' infertilità o ad infezioni sistemiche le nostre giovani generazioni. di Melania Rizzoli

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