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Franco Bechis sui presunti fondi russi: "Altroché finanziamenti, la Lega ha chiuso con 16,5 milioni di debiti"

Caterina Spinelli
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Matteo Salvini dice di non aver preso alcun rublo, così come alcuno yen, altrettanti dollari e qualsiasi altra valuta straniera. E a leggere i bilanci della Lega depositati proprio ieri, giovedì 11 luglio, c'è da credergli: "Il bilancio consolidato 2018 si è chiuso con un buco. Nonostante i successi elettorali, il partito di Salvini ha tutta l'aria di essere in bolletta" spiega Franco Bechis sulle pagine del Tempo. Infatti, fa sapere il giornalista, i conti rilevano che la Lega ha chiuso l'anno in perdita per 16,5 milioni di euro segnando sulla colonna dei debiti 19,4 milioni di euro". Delle 13 strutture territoriali otto infatti hanno chiuso in rosso (Lombardia, Veneto, Liguria, Umbria, Trentino, Toscana, Romagna e Piemonte) e solo cinque (Valle d' Aosta, Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Marche ed Emilia) con un attivo risicato. Tutte insieme hanno registrato una perdita di poco più di due milioni di euro accumulando un debito annuo di poco inferiore al milione di euro. Leggi anche: Presunti fondi russi, Salvini: "Savoini non l'ho invitato io" "I guai finanziari derivano dalla struttura nazionale, ma soprattutto dalle note vicende giudiziarie che riguardavano i bilanci precedenti della Lega Nord guidata prima da Umberto Bossi e solo alla fine da Roberto Maroni, che hanno portato al decreto di sequestro giudiziario dei famosi 49 milioni di euro - prosegue Bechis -. Dal punto di vista contabile ora quei 49 milioni sono scesi a 30, perché il buco di bilancio 2018 della Lega Nord Padania deriva proprio dalla scelta di spesare parte rilevante di quel contenzioso nei conti dell'anno passato, registrando nella gestione annuale una sopravvenienza passiva appena inferiore ai 19 milioni di euro (esattamente 18.968.755,82 euro) che sommato algebricamente al risultato di gestione reale dell'anno, in attivo per 2,5 milioni di euro ha prodotto la perdita ufficiale di 16,45 milioni di euro". Ma il tesoriere Giulio Centemero riserba anche altre voci sui debiti. Insomma, sembra proprio che alla Lega non sia giunto alcun aiutino: "Non si trovano finanziamenti in valuta straniera nel bilancio ufficiale, dove in ogni caso le contribuzioni da persone fisiche e giuridiche complessivamente hanno superato di poco i 7 milioni di euro. Somma anche questa assai lievitata rispetto all'anno precedente quando non si arrivava al milione di euro, ma spiegabile con l'autotassazione di parlamentari e consiglieri regionali che si sono moltiplicati grazie ai favorevoli risultati elettorali" conclude.

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