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Ong, Msf e e Sos Méditerranée tornano in mare: "Immigrati mai in Libia", altra sfida all'Italia

Caterina Spinelli
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Médecins sans frontières e Sos Méditerranée ricominciano dai migranti. Le due ong infatti riprendono le operazioni di soccorso nelle acque internazionali, al largo della Libia. A nulla sono servite le pressioni politiche e le traversie giudiziarie che le hanno viste protagoniste. "A Msf - riferisce a Le Figaro Hassiba Hadj-Sahraoui di Medici senza frontiere - erano stati congelati i conti bancari delle missioni italiane e di ricerca e salvataggio", a fronte di un'inchiesta in Italia sulla gestione dei rifiuti a bordo della nave Aquarius. Non solo, la procedura ancora in corso ha "bloccato i conti di alcuni membri dello staff italiano". Ma ora - fa sapere ItaliaOggi - l'organizzazione si dichiara pronta a ripartire. Leggi anche: Macron finanza le ong per farle arrivare in Italia? A tornare in mare anche l'Ocean-Viking, il cargo battente bandiera norvegese di 69 metri di lunghezza e 15,5 di larghezza, in viaggio per raggiungere il Mediterraneo centrale. Il costo di una giornata in mare è stimato 14 mila euro. Così Sos Méditerranée ha lanciato una campagna di raccolta fondi. "Non forzeremo le acque territoriali italiane - ha detto Louise Guillaumat, direttrice delle operazioni della ong -, "ma rifiuteremo di sbarcare le persone in Libia, nel rispetto del diritto marittimo internazionale".

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