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Vittorio Feltri, il barbarico gesto islamico che lo conferma: "Popoli indegni"

Maria Pezzi
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Alcuni mesi fa l' Ordine del giornalisti mi ha censurato - una sanzione poco piacevole - perché in un articolo avevo elogiato Trump, intenzionato a far smammare dagli Usa gli islamici in odore di terrorismo, i più pericolosi come ben sanno pure gli europei, che hanno subìto attentati sanguinosi. Avevo scritto delle ovvietà, tra cui il fatto innegabile che certi ambienti musulmani esprimevano cattive intenzioni, cattivissime azioni pericolose per l' integrità fisica dei cittadini occidentali, inclusi gli italiani. Anche i sassi sono consapevoli che tutti noi rischiamo la pelle se i tifosi di Allah si scatenano come hanno fatto in Belgio, Francia eccetera. Però per la corporazione degli scribi, dominata da personaggi ineffabili, conviene tacere; chi parla e dice la verità certificata, come me, va punito. E di norma la Procura dà loro ragione. Per approfondire leggi anche: Feltri, una terribile profezia Ieri la totalità dei quotidiani nazionali ha pubblicato una foto e una notizia che provocano i brividi. L' immagine è quella di un povero cavallo imbracato e appeso, tramite funi, a un gancio. Il quadrupede viene calato da un tetto ed è in procinto di raggiungere il suolo dove, si specifica nei testi, sarà ucciso quale sacrificio a un Dio, lo stesso che promette - fantasia? - paradisi ricchi di vergini in offerta speciale ai suoi fedeli. Una barbarie così, e non è l' unica, è salutata da una folla festante che comprende anche parecchi bambini, a mio giudizio esterrefatti. Che cosa ci sia di edificante e da applaudire in una scena tanto crudele e disgustosa, ripresa ad Islamabad (Pakistan), non saprei dire. È la prova che certi popoli non sono degni di far parte del consorzio civile e non dovrebbero essere ospitati nei Paesi della Ue, dato che il loro manifesto sadismo dimostra assoluta mancanza di sensibilità e una tendenza netta ad ammazzare con grande disinvoltura. Adesso che ho denunciato questa atrocità e nefandezza mi attendo un nuovo procedimento disciplinare da parte dei signorini, che non stimo, del mio Albo. Per i quali, evidentemente, uccidere con spietatezza uomini e animali è cosa buona e giusta. Mi vergogno di appartenere a una simile associazione. di Vittorio Feltri

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