Vittorio Feltri sul suicidio assistito: "I politici se ne fott*** dei cittadini e dell'opinione pubblica"
L' inerzia dei vari governi che si sono succeduti negli anni non è una nostra opinione influenzata da interessi personali. È una realtà palpabile. Da tempo immemorabile si discute di suicidio assistito, un tema che sta a cuore a una minoranza degli italiani, in genere vogliosi di vivere, possibilmente a lungo. Ciononostante è innegabile che il livello di maturità di un Paese si misura anche dalla qualità dei diritti civili. A Roma giace da oltre un anno una legge che disciplina la materia, però il Parlamento più fannullone e improduttivo del mondo non si è mai degnato di esaminarla e di approvarla. L' indolenza dei deputati e dei senatori è conclamata e riguarda altri problemi che pure necessitano di essere presi in considerazione con urgenza. I partiti se ne fottono delle aspettative dei cittadini e pensano esclusivamente a scindersi, a studiare tattiche per amministrare il potere, a resistere avvitati alle loro poltroncine. Del resto non importa nulla a lorsignori. Cosicché il suicidio assistito, a cui qualcuno, malato e sofferente, vorrebbe far ricorso rimane lettera morta. Oggi pertanto sarà la Consulta a decidere se concedere un ulteriore rinvio della delicata questione oppure se deliberare in favore di coloro che desiderano farla finita. Ci siamo già espressi in passato sulla necessità di concedere a chi ne faccia richiesta di andare all' altro mondo in modo dolce, non cruento, sotto la guida di un apparato medico. Quindi non insistiamo in proposito, sebbene ribadiamo la nostra idea di libertà anche di morire. Piuttosto ci preme sottolineare l' inettitudine della politica, la sua goffaggine e incompetenza laddove emerga l' esigenza di andare incontro alla opinione pubblica. Succede in tutti i campi che sulle necessità dei cittadini prevalga la pigrizia delle istituzioni, preoccupate di garantirsi dei voti e indifferenti alle aspirazioni degli elettori. Poi ci si interroga sui motivi che inducono il popolo a disertare i seggi. Esso ha capito che i politici non servono a niente e se ne infischiano di affrontare gli affanni di ciascuno di noi. Il suicidio assistito non è affatto un privilegio, bensì una opportunità da non negare a chi sta male. Speriamo che la casta si decida ad ammazzarsi evitandoci la fatica di farla secca con le nostre mani. di Vittorio Feltri