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Andrea Nocera, si dimette il capo degli ispettori del ministro Bonafede: per lui l'accusa di corruzione

Caterina Spinelli
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Altra bomba sul Movimento dei manettari. Questa volta a finire nel mirino della magistratura è proprio un nome vicinissimo a loro: Andrea Nocera. Il magistrato infatti era a capo dell'ufficio ispettorato del ministero della Giustizia (il cui titolare è il pentastellato Alfonso Bonafede) prima di finire nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Napoli con l'accusa di concorso in corruzione. Assieme a Nocera anche l'ex senatore di Forza Italia Salvatore Lauro e l'armatore Salvatore Di Leva. Proprio al primo Nocera si sarebbe reso disponibile a dare informazioni segrete su un'inchiesta che lo riguardava. Ma nulla si fa per niente e così l'ex capo degli ispettori chiedeva in cambio biglietti di viaggio e rimessaggio gratis di un gommone.  Leggi anche: Bonafede, il retroscena di Martini: "Ha detto no". Sospetto: il M5s cerca "l'incidente" per la crisi A far emergere la vicenda sarebbe stata una conversazione, risalente allo scorso aprile e captata dal telefono cellulare dell'armatore (socio di Salvatore Lauro, in quanto amministratore della società Alilauro Gruson). Una conversazione effettuata nel cantiere navale di Di Leva, a cui avrebbero partecipato il magistrato Nocera, Lauro e il commercialista del gruppo, Alessandro Gelormini, quest'ultimo già in carcere nell'ambito di un altro procedimento giudiziario. Nocera, che era alla guida degli 007 da un anno e mezzo, aveva chiesto al Csm di tornare nel suo ufficio di provenienza ottenendo proprio il 4 dicembre il via libera. 

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